E' ufficialmente aperta la caccia a chi conosce le regole delle primarie del Pd! Alla prima riunione del comitato che sostiene Renzi alle primarie, c'era anche il segretario Gabriele Cottino. Lui è un cuperliano convinto, ma ha avuto la sensibilità di salutare e fare l'imboccallupo a tutte le compagini avversarie. Solo che quella sera, lo scorso mercoledì, si è trovato in un covo di serpi. O almeno così avrà pensato lui. Perché i renziani lo hanno accolto tempestandolo con mille e una domande sulle regole delle primarie, sul loro funzionamento. E lui è andato in crisi: assemblea comunale che vota i delegati per l'assemblea provinciale ma non si sa quanti, assemblea provinciale che poi sceglie 30 delegati per l'assemblea nazionale che poi si riunisce ma poi si scioglie o forse invece si costituisce, resta, se ne va, assemblea nazionale sì, no è solo una convenzione nazionale, ma i delegati a che servono e chi lo sa, per chi porta una caciotta è prevista la possibilità di votare tre volte, e via così. “Non mi chiedete dettagli perché non si capisce ancora bene come funziona”, ha tagliato corto a una certo punto Cottino. Fattostà che il povero Cottino è fuggito via dopo 5 minuti dall'inizio dell'assemblea. Formalmente era passato solo a salutare, probabilmente quello di tagliare la corda gli è parso un buon modo per cavarsi dall'impiccio normativo in cui i renziani si stavano divertendo a metterlo. Ora, la questione è questa. Cottino è un segretario impreparato, non in grado di adempiere al suo compito (quello di fungere da punto di riferimento per gli iscritti al circolo di San Mauro), oppure questa è l'evidenza lampante del fatto che il Pd, più che un partito, è un'elefantiaca macchina burocratica che si diverte a far scervellare i propri iscritti su quintali di norme, convenzioni e regole? È normale che il regolamento sia composto da 18 articoli, ognuno con 5 o 6 commi, di cui alcuni ridondanti e/o assurdi? Ok la trasparenza, ok la democrazia: ma l'esito delle elezioni del segretario provinciale piemontese, con tanto di assalto alle tessere da parte delle truppe cammellate, sarà forse una prova di democrazia e trasparenza? Le regole non servono a nulla, se il marcio è dentro il partito. Le regole, fatte così, servono solo ad allontanare dalla politica il 90% dei cittadini, anche quelli che forse sarebbero interessati. Quanti Cottino ci sono, in tutta Italia? Probabilmente tanti. Tanti iscritti, tanti segretari, che loro per primi non ci hanno capito un'acca di tutte 'ste regole delle primarie. Cottino non ci ha fatto certo una bella figura, di fronte agli avversari renziani, ma in quell'episodio apparentemente così insignificante c'è tutta l'essenza del Pd: un partito che nemmeno gli stessi iscritti capiscono. Figurarsi gli elettori...
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