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SETTIMO TORINESE. Si dimette Luca Cavallero, i GD restano senza guida

Luca Cavallero si è dimesso da segretario dei Giovani Democratici. Dopo neanche un anno dalla sua elezione, il giovane segretario, è stato eletto a soli 18 anni, ha deciso di fare armi e bagagli. Come mai hai deciso di dimetterti? “Sono subentrati impegni personali e professionali di entità maggiore; la politica è un servizio per la comunità, e quando ci si impegna per gli altri bisogna impegnarsi il doppio rispetto a quando magari si persegue una finalità personale; se qualcuno non può garantire massimo impegno è giusto fare un passo indietro”. Come l’ha presa il gruppo? “Dopo aver comunicato la decisione c'è chi mi ha contattato e ha compreso le motivazioni che ti ho illustrato; giusto lasciare spazio a qualcuno con più tempo da investire”. Cosa succederà adesso che hai dato le dimissioni (ci sarà una votazione, chi subentrerà)? “Credo andranno ad un nuovo congresso ed eleggeranno il nuovo segretario, che spero (opinione di Luca Cavallero) possa essere un mio coetaneo o perché no, uno anche più giovane. Ormai in Italia è sempre più diffusa questa tendenza a bruciare le tappe; basti pensare che abbiamo un presidente del consiglio di soli 40 anni!” Un bilancio dell’esperienza nei GD. Com’è stato esserne il segretario e i suoi pro e contro. “Esperienza positiva con più pro che contro. Ma era giusto lasciare spazio a chi aveva più tempo”. Ci sono stati dei problemi con i colleghi dei GD in quest’anno di segretariato? “No, con alcuni si avevano punti di vista diversi, certo; non siamo tutti uguali e fatti con lo stampino ed è normale oltre che positivo che la si pensi diversamente su molti temi o metodi, ma mai alcun contrasto di forte entità”. Alcuni big della politica settimese sostengono che i giovani non facciano abbastanza per il partito, vista la tua esperienza a soli 18 anni di segretario dei GD, cosa ne pensi? “Onestamente non saprei cosa rispondere. Se lo dicono loro avranno le loro giuste motivazioni per sostenerlo”. Cosa nei pensi dei giovani presenti in consiglio e nella giunta? “Penso sia positivo che ci siano giovani inseriti nel dibattito politico; se riescono a portare avanti tutte le istanze che li hanno indotti a compiere questo passo ben venga!” Cosa farai ora? Rimarrai sempre nei GD? “Continuerò a interessarmi alle vicende politiche a livello nazionale e locale e non mi sottrarrò di certo dal dire la mia in quanto cittadino. Tra poco ci sarà il referendum e credo che avrò modo di espormi”. Visto che il PD si è rivelato abbastanza spaccato sull'argomento, ormai da cittadino, e non più da segretario, puoi esprimere il tuo schieramento, se sei per il sì o per il no al referendum. “No categorico. Ma poi pensa che paradosso: un Parlamento illegittimo per l’incostituzionalità della legge elettorale, e una maggioranza raccogliticcia e occasionale, col sostegno decisivo dei voltagabbana, stravolgono la Costituzione nata dalla Resistenza. L’irrisione e gli insulti rivolti agli avversari vogliono nascondere l’incapacità di rispondere alle critiche. E come al solito c'è questa solita tendenza a drogare la realtà: parliamoci chiaro; il risparmio è di spiccioli. La gran parte dei costi viene non dalle indennità, ma dalla gestione degli immobili, dai servizi, dal personale. Mentre anche il senatore non elettivo ha un costo per la trasferta e la permanenza a Roma, nonché per l’esercizio delle funzioni (segreteria, assistente parlamentare, etc). Risparmi con certezza maggiori si avrebbero – anche mantenendo il carattere elettivo – riducendo la Camera a 400 deputati, e il Senato a 200. Avremmo in totale 600 parlamentari, invece dei 730 che la legge Renzi-Boschi ci consegna...Devono smetterla di prenderci in giro”.  
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