Dal 2012 a Settimo Torinese esiste l’associazione Palaver dedicata alla genitorialità desiderata, vissuta e perduta. Il sodalizio, presieduto da Tiziana Nicolai e la sua vice Cristina Magnapane, si occupa di rendere visibile la rete di servizi (privati e pubblici) presenti sul territorio per la genitorialità. Il nome “Palaver” riprende una parola di origine portoghese che significa “parlare, chiacchierare degli argomenti più semplici a quelli più profondi, complessi”. Siamo andati ad intervistare il presidente e il vicepresidente per saperne di più sulle attività e i progetti dell’associazione. Quando è nato il sodalizio e da dove nasce l’idea? “L'associazione nasce a Settimo nel 2012 dalla nostra esperienza da mamme e dallo scontro con una società troppo spesso povera e frammentata che offre poche opportunità di incontro, confronto e informazione”.Oltre che dalla vostra esperienza da mamme, anche i vostri lavori hanno influito sulla creazione di Palaver. Cristina:“Io sono psicologa con specializzazione in psicoterapia psicoanalitica dell'età evolutiva. Mamma di Isacco (nato nel 2011) e di Leonardo (nato in casa nel 2014). Mi occupo di psicoterapia per bambini, adolescenti ed adulti, negli anni ho affiancato alla tecnica psicoanalitica l'uso della floriterapia apprezzandone l'ottima sinergia. Accompagnata dall'esperienza personale mi sono concentrata sulla psicologia perinatale e la genitorialità (vissuta, attesa e perduta). Sogno una società seduta in Cerchio, nella quale ognuno può portare un contributo unico e insostituibile. Lavoro alla realizzazione di questo sogno con Palaver, giorno dopo giorno, Cerchio dopo Cerchio”.Tiziana:“Sono insegnante della scuola dell'infanzia con specializzazione sul sostegno. Mamma di Lorenzo (nato nel 2010) e di Bianca (nata nel 2012). Credo nel mondo dei bambini, in una realtà che li rispetti e possa imparare da loro. Sogno tempi distesi in questa frenesia quotidiana, il ritorno ad una vita in cui l'essere umano e le relazioni con gli altri siano al centro. Il tempo del Cerchio”.L’obiettivo principale di Palaver? “L’obiettivo principale è sempre stato quello di offrire sostegno nella genitorialità rendendo visibile alle mamme ed alle famiglie la rete di servizi pubblici e privati esistenti su Settimo, e in stretta connessione con associazioni simili operanti in altre città (come Torino e San Benigno). Palaver nasce dal sogno di dare voce alle difficoltà ed alle gioie delle donne che diventano mamme, il sogno di un ambiente che permetta il confronto e lo scambio vicendevole di emozioni, informazioni e sapere. La nostra competenza è psicologica, educativa e sociale, viste le nostre professioni e il centro di tutto l'impianto metodologico (dalle riunioni tra le collaboratrici, agli incontri con le mamme, sino alle serate informative ed ai momenti di formazione e ai percorsi di crescita): è il Cerchio. Il sostegno alla genitorialità secondo noi è confronto tra pari e guida di esperti e professionisti. La genitorialità che miriamo a costruire è quella consapevole ed amorevole che parte dalla teoria dell'attaccamento e si ispira ad Alice Miller, C. Gonzalez, Brazelton... Crediamo nell'imprescindibilità di muoversi all'interno di un rete che si occupi del bene(ssere) delle famiglie sia in ambito privato che pubblico. Crediamo nell'accessibilità dei servizi di prevenzione, quindi offriamo interventi gratuiti o a costi ridotti. Sogniamo un luogo dedicato a tutte le famiglie, in cui incontrarsi, confrontarsi tra pari e con esperti e insieme vivere una cittadinanza attiva per offrire ai nostri figli un presente ed un futuro diversi. Vorremmo suscitare domande nelle famiglie e nella rete in cui ci muoviamo: domande che aprano al meglio, non risposte che mettano un punto”.Nello specifico quali attività realizzate? “Dei cerchi delle mamme di cui ci occupiamo con cadenza settimanale in via Volta di mattina, il primo e il terzo venerdì del mese di pomeriggio. Ora sono sospesi e riprenderanno a settembre e sono dedicati a chi è in attesa, a chi ha già dei bambini e anche a chi li ha persi. Quando non possiamo tenerli noi, abbiamo delle “socie anziane” che ci aiutano. Di solito si parte da un libro, una canzone per partire a confrontarsi su un tema come l’allattamento o i vaccini, ecc, con figure anche professionali. Questo è il cuore del nostro sodalizio e ci teniamo che venga portato avanti. Poi realizziamo molte serate informative, i primi anni era una al mese, poi vista la richiesta abbiamo aumentato, con esperti (omeopati, psicomotricisti, psicoterapeuti come Gabriella Perugini, Maria Varano, ecc) per permettere a tutti i genitori di informarsi e crearsi una propria opinione sull’argomento e scegliere con consapevolezza. Ci occupiamo anche della relazione mamma-bambino, per far sì che questa relazione sia buona, serena, sia tra di loro che con le persone che lo circondano. Babypainting, con prodotti naturali, massaggio infantile (ultimo corso a luglio). Abbiamo una consulente di allattamento, corsi preparto, corsi sul portare in fascia, gruppi campane tibetane con la Perugini, meditazione per la crescita femminile (una volta al mese), psicofonia, incontri post-parto. La maggior parte delle attività è gratuita per garantire un’offerta informativa fruibile a tutti, affinché le informazioni possano arrivare al maggior numero di famiglie possibili. Così che venendo ad ascoltare possano formarsi almeno un’idea, un’opinione sulla questione. Il primo cerchio è gratuito per tutti e gli altri sono aperti a tutte le socie mentre quello del venerdì è aperto a tutti in quando inserito nel progetto Volta e Rivolta. Inoltre collaboriamo molto con l’associazione Prima Luce. Abbiamo tenuto anche degli incontri di psicomotricità con Sara Bisi e Gianluca Dominio del centro di San Mauro. Abbiamo realizzato con SalvamentoSportProfessional tre corsi di primo soccorso, disostruzione pediatrica, Bls e nell’ultimo si è parlato anche di sicurezza in auto ed erano presenti anche nonni e zii”.Avete cambiato diverse sedi, ora siete in via Volta, giusto? “Le attività dell'associazione si sono svolte nel corso degli anni in sedi differenti, man mano che la partecipazione aumentava e le proposte si caratterizzavano. Ci hanno accolto nei loro spazi (fisici, ma soprattutto affettivi) realtà cui siamo molto grate: la biblioteca Archimede, l'Unitre, il Forum Donne Settimo. Ora la maggior parte di ciò che realizziamo sta all'interno degli spazi di via Volta, tra il progetto Volta e Rivolta ed il Centro Facendo Famiglia, in condivisione e collaborazione con altri soggetti del territorio”.I vostri rapporti con le altre associazioni? “Cerchiamo di fare rete più possibile. Siamo all’interno del Forum Donne Settimo e quindi collaboriamo con loro e con le altre associazioni che sono incluse nel Forum, collaboriamo con il progetto Volta e Rivolta, con l’Unitre abbiamo fatto tanti incontri, siamo sempre presenti alla giornata del 25 novembre contro la violenza sulle donne, collaboriamo con la Samco, infatti, tutto il materiale rimanente dello swap party è stato devoluto a loro per il centro di aiuto alla vita. Abbiamo collaborato anche con PsicoPoint, Tiresia, Casa dei Popoli, Terra Terra- Elena Ruzza si può definire una nostra collaboratrice, spesso modera i nostri eventi e ci regala degli estratti teatrali e degli interventi, sempre gratuiti. Collaboriamo con l’Asl e con i servizi. Abbiamo collaborato con associazioni di altri territori come “Il Sorriso” di San Benigno, Mamme and the city, Mammafit”. E con l’amministrazione? “Buoni. Ci hanno permesso di usufruire della biblioteca all’inizio e ora di Volta e Rivolta. Da sola, soprattutto senza le mamme, Palaver non avrebbe fatto nulla”.Progetti futuri? “Sabato scorso abbiamo partecipato alla festa delle famiglie in cui ci siamo occupate dell’angolo lettura e dell’angolo dedicato ai bambini in biblioteca Archimede, il cerchio delle mamme nel pomeriggio sulla nutrizione e l’allattamento e lo swap party realizzato grazie al gruppo di mamme di Palaver, molto attivo e che ha voglia di fare, che hanno deciso di dedicare il loro tempo, gratuitamente, per l’associazione. Ciò ci permette anche di vedere una realtà che sta crescendo, mamme sempre più consapevoli che hanno voglia di restituire ad altre mamme le informazioni ricevute. Tra l’altro hanno organizzato anche Marta4kids, hanno preso i contatti con Christian, per realizzare qualcosa di bello per la tappa settimese della corsa contro la fibrosi cistica. Abbiamo alcuni appuntamenti come il corso di consulente alla pari di allattamento che partirà dopo l’estate con Laura Scaglioso e Maria Cristina Baratto, ostetrica e consulente professionale di allattamento Ibclc, con circa 10 mamme”.Secondo voi in questi quattro anni Settimo è cambiata dal punto di vista dei servizi informativi, pubblici e privati per le famiglie? “Sì, è cambiata. E forse abbiamo fatto un pezzetto anche noi in questo. Palaver è nata perché noi da mamme non trovavamo nulla, le informazioni le potevamo trovare o su internet o tramite la rete d’amicizie. Mentre secondo noi è importante mettere al centro la relazione. Non vogliamo che nessun altra mamma si trovi da sola. Dopo Palaver c’è stata la riapertura della ludoteca, i servizi di Volta e Rivolta, più attività dedicate all’informazione, di un certo spessore. Per offrire non solo risposte ludiche, un posto per lasciare e far divertire i bambini, ma avere un luogo di confronto e offrire alle persone la capacità di pensare e porsi delle domande. Noi non pretendiamo di dare delle risposte ma di rendere i genitori più consapevoli. Un incontro reale con le mamme”.Desideri per il futuro? “La nostra speranza è quella di collaborare con le scuole. Arrivare a tutti i bambini e tutte le famiglie per offrire opportunità, far diventare i genitori responsabili e consapevoli. Abbiamo già collaborato con il progetto del passaggio dall’asilo alla materna ma ci piacerebbe fare di più”.
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