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SETTIMO TORINESE. Rivendere la roba usata conviene

SETTIMO TORINESE. Rivendere la roba usata conviene
Da molti anni la pratica del riciclo è diventata pane quotidiano per i cittadini settimesi, ma riciclare ha anche i suoi costi e forse molti non sanno che attraverso il riutilizzo si risparmia molto di più e a Torino si potranno avere anche sconti sulla Tari. Infatti, è la prima città europea ad incentivare il riutilizzo degli oggetti grazie a realtà come “Mercatino”, il mercatino dell’usato presente anche a Settimo Torinese, in via Regio Parco 96, che premierà i cittadini “virtuosi” che, al posto di buttare nei cassonetti un oggetto, decideranno di venderlo al mercatino dell’usato per farlo ri-circolare e "allungargli la vita"   Attraverso la pratica del riutilizzo, “l’economia-circolare”, nell’ultimo anno nella provincia torinese sono stati raccolti ben 1 milione e 307mila oggetti (equivalenti a più di 3mila tonnellate di rifiuti da smaltire che invece sono stati riutilizzati).   “Per i primi sei mesi sarà una sperimentazione nel comune di Torino- ha precisato il presidente di “Mercatino” e vicepresidente della rete Onu (operatori nazionali dell’usato) Sebastiano Marinaccio, durante un incontro tenutasi a Torino il 6 maggio-, anche se abbiamo avuto già richieste di adottare l’iniziativa anche in alcuni comuni limitrofi. Il cittadino che si presenterà nei nostri negozi “Mercatino” a vendere un suo bene riceverà un documento in cui verrà certificato il risparmio ambientale e, quando questo bene verrà venduto, il cittadino otterrà un valore economico che equivarrà allo sconto sulla tassa rifiuti che ha ottenuto con la sua “virtuosità””.   Ogni bene che viene sottratto al ciclo del riciclo costituisce un costo in meno per l’amministrazione che a sua volta più avrà cittadini “virtuosi” più diventerà “virtuosa” anche lei, riducendo la produzione di rifiuti da smaltire. Per ora quest’iniziativa verrà sperimentata solamente nella città di Torino ma il negozio “Mercatino” di Settimo Torinese si è già mobilitato per far avere all’amministrazione settimese tutta la documentazione sull’incontro tenutosi a Torino, per informarla e scoprire se potrebbe essere interessata alla realizzazione di quest’iniziativa anche nella città della penna.    
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