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RIVAROLO. Operazione Supercar, cinque condanne

RIVAROLO. Operazione Supercar, cinque condanne

tribunale

Sono stati condannati alcuni degli indagati dell'operazione denominata "Supercar". Secondo le accuse avevano messo in piedi una vera e propria holding specializzata nella truffa, dai formaggi alle auto di lusso, a capo della quale si trovava una coppia, marito e moglie disoccupati, Giovedì mattina, presso l'aula gup, cinque di loro hanno scelto il rito alternativo: Gianluca Abate, 29 anni, di Rossano, è stato condannato a 3 anni e 10 mesi; Bruno Antonucci, 52 anni, di Pont Canavese dovrà scontare 4 anni e 6 mesi; 3 anni e 4 mesi per Cosimo Bevilacqua, 46 anni, di Marina di Gioiosa Jonica e per Domenico Vironda, 44 anni, di Rivarolo; infine condanna ad 1 anno e 4 mesi per Massimo Giolitti Deina, 43 anni, di Rivarolo. La sentenza è stata pronunciata dal giudice Stefania Cugge. Per tutti gli altri il processo verrà celebrato con rito ordinario e l'udienza è fissata per il 24 maggio. L'operazione è denominata "Supercar" perché la holding si concentrava, soprattutto, su auto di grossa cilindrata. L'idea era affiorata in un alloggio del quartiere Bicocca a Rivarolo di proprietà coniugi Ippolito Mesoraca e Barbara Bevilacqua, 63 anni lui e 48 lei, di origini calabresi. Inizialmente un progetto nato "in famiglia": ai due si erano aggiunte le figlie, Stefania e Letizia, il genero Francesco Carabetta, e via via altri amici. Con diverse mansioni: chi falsificava gli assegni, chi contattava le vittime, chi faceva da autista... Erano cominciati i colpi e i raggiri, aumentando sempre più le ambizioni ed il bottino. Una vera e propria associazione a delinquere che operava ai danni di piccoli commercianti e che poi aveva cominciato ad agire in tutta Italia. Un escalation fermata dai caabinieri tre anni fa: nell'ottobre di quell'anno scattano le manette ai polsi di 22 persone. 250 i capi di imputazione contestati. 134 le persone offese residenti da nord a sud in tutto lo stivale. Per quanto riguarda il territorio di competenza del Tribunale eporediese, i capi di imputazione sono 256 e si riferiscono a fatti dal 2009 al 2013.
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