Ognuno di noi ha il suo “Rifugio”, un posto in cui sentirsi a casa, essere se stessi e non avere paura. Il rifugio può manifestarsi sotto diverse forme: una passione, un amore, un hobby, la famiglia, un lavoro, un luogo, una città, un altro continente. Ne esistono tanti tipi diversi. Per l’attrice settimese Elena Ruzza il suo rifugio è il teatro, per i giovani profughi del centro Fenoglio costretti a scappare dalle loro patrie è la città di Settimo. Ogni essere umano ha il suo. La prima edizione della rassegna di Teatro Sociale e d’innovazione realizzato dall'attrice settimese intitolato “Rifugi”, accoglienza e cura un diritto di tutti, mette in luce proprio la necessità e la possibilità di avere un posto nel mondo in cui essere se stessi con le proprie fragilità ed emozioni. Il primo evento della manifestazione diretta dall'attrice si è tenuto giovedì pomeriggio presso la sala Levi della biblioteca Archimede. Un convegno multidisciplinare con la presentazione di esempi e la discussione con i promotori di Good Practices e studio sul tema: “Settimo Torinese: città di Teatro Sociale e Buone Pratiche. Dal teatro sociale al teatro della società”. Dopo i saluti istituzionali della città di Settimo con il vicesindaco Elena Piastra, del presidente di Fondazione Comunità Solidale Giovanni Capriolo, della Croce Rossa Militare con Ignazio Schintu e del presidente di Casa dei Popoli Cinzia Messineo, tra le principali realtà coinvolte nella rassegna, la dottoressa Barbarakay Cisterna del Social Community Theatre Center e dell’Università di Torino ha coordinato i molteplici relatori e relatrici dell’incontro che hanno trasportato in un breve viaggio nella storia del teatro sociale i presenti. Inoltre ogni attività coinvolta (PsicoPoint, Almateatro, Coordinamento Donne Spi-Cgil di Torino, Fondazione Molo, Teatro Babel ecc) ha presentato il proprio operato e il progetto che realizzerà nell’ambito della rassegna. Un modo per iniziare a conoscere Rifugi che- oltre alla visione di numerosi spettacoli teatrali, una mostra sulla tratta delle schiave, la presentazione di libri- coinvolgerà il pubblico, studenti e non, in laboratori teatrali e musicali per renderlo parte attiva e integrante del progetto. Inoltre ad ogni evento i partecipanti potranno portare un libro da donare alla biblioteca del centro Teobaldo Fenoglio (la Ruzza con la sua associazione TerraTerra ne ha regalati già 300).
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