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26 Dicembre 2015 - 10:52
Minoranza contraria al Dup 2016/2018 (Documento Unico di Programmazione). Un gesto di protesta, da parte di Gisella Revigliono, Roberto Rossi De Paoli e Fabio Cordera per gli ostacoli incontrati, ancora una volta, nell'accesso agli atti. Lo hanno dichiarato nell'ultimo Consiglio Comunale.
A farli incazzare è stata, come la definiscono loro, "l’ennesima singolare modalità di coinvolgimento delle minoranze". Giovedì 3 dicembre è stata convocata la riunione dei capigruppo per discutere l'ordine del giorno per il Consiglio del 10 dicembre, "senza visione dei documenti". L'indomani il Sindaco ha inviato le convocazioni, sempre senza allegare i documenti. E solo la sera, intorno alle 20,44, ha inviato proposta di delibera di approvazione del DUP e relativo documento di 70 pagine, in cui peraltro si leggeva che il termine di presentazione al Consiglio era stato fissato al 31 luglio di ciascun anno dall’ art 170 del Tuel , successivamente prorogato al 31 ottobre e ulteriormente differito al 31 dicembre 2015 dal D.M. 28/10/15.
"Questa maggioranza – sottolineano i consiglieri – ha modificato il Regolamento prevedendo che le interrogazioni debbano pervenire in tempo utile per l'inserimento nell'avviso di convocazione del Consiglio. Ora spiegateci come facciamo a presentare un'interrogazione se non abbiamo potuto vedere i documenti ma il Consiglio è stato già convocato?!". Situazione che i tre avevano già denunciato apertamente con un comunicato stampa dell'aprile scorso. "E' l’ennesima manifestazione – sottolineano Revigliono e colleghi - di incoerenza di questa amministrazione che, eppure, vuole dichiararsi vicina a “Libera”, si definisce “Amministrazione trasparente”, ha aderito con delibera n 68 del 24 settembre 2015 e con un impegno di spesa di denaro pubblico pari a euro 500 ad un’ “Associazione Avviso Pubblico” condividendone l’impegno nel diffondere i valori della legalità e della democrazia. Siamo sempre più convinti che sia sempre più necessario ed indispensabile vivere secondo regole di etica civile e politica, resistendo nel rispetto della democrazia per il bene collettivo. Ecco la ragione del nostro voto contrario".
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