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21 Aprile 2015 - 23:33
Una sola lista. Guidata da Lorenzo Poletto. All'elezioni del maggio prossimo non si presenterà nessun altro. Certo è presto per affermarlo ma il termine per presentare le liste è ormai imminente e non si profilano alternative all'orizzonte.
Non ci sarà Pieralberto Dalla Pietra, Vicesindaco uscente di Samone, e dato da tempo come papabile successore del primo cittadino dimissionario Paolo Giordano. Anche lui, come il collega, ha deciso di uscire dalla scena amministrativa locale.
64 anni, pensionato, alle spalle vent'anni trascorsi all'Olivetti ed un'ultima esperienza a Torino nella gestione di un'azienda di micromeccanica, Dalla Pietra, di origine veneta, arrivò ad Ivrea nel 1978, residente a Samone dal 1990. Fu dapprima Assessore nella Giunta Maggia, sotto le rosse torri, dal '94 al '97, con deleghe a servizi tecnici, manutenzione e protezione civile. Era stato tra i candidati alle elezioni regionali nella lista "Insieme per Bresso", al primo mandato. Poi nel 2011 si era candidato a Samone, nella lista a sostegno di Paolo Giordano, diventando Vicesindaco con delega al bilancio.
Non è iscritto ad alcun partito, ma aveva partecipato alla fondazione dei Democratici e di Sel ad Ivrea.
Come sono stati questi quattro anni a Samone?
Molto difficili. E' chiaro che dal punto di vista economico ogni anno il Comune ha subito sempre più tagli e la quadratura del bilancio è stata sempre più difficile. Dal 2013 è subentrato il Patto di Stabilità, che vincola la spesa malgrado la disponibilità economica.
Per quanto riguarda il gruppo, se non per l'uscita di Paolo Sciarappa, la maggioranza è sempre stata coesa.
E poi ci sono i problemi relativi alla struttura amministrativa, estremamente sottodimensionata.
Qual'è la situazione?
Poche ore globali, tra quattro dipendenti (ragioneria, anagrafe, cantoniere e cuoca alla mensa scolastica) a tempo pieno ed altri due (ufficio tributi e tecnico) a tempo parziale. Le continue modifiche di legge contribuiscono a rallentare l'attività, che finisce col rincorrersi sempre. Abbiamo patito anche disagi legati ai servizi informativi, tanto è vero che abbiamo dovuto cambiarli. A tutto questo si aggiunge che non è andata in porto l'assunzione di un nuovo vigile, perché nessuno era stato promosso al concorso, ed oggi, con le norme stringenti sul personale, non c'è speranza di averlo.
Ti candiderai alle elezioni del maggio prossimo?
No, perché ritengo, da un lato, che sia esaurito il mio impegno all'interno della pubblica amministrazione e che si debba far largo ai giovani. E poi perché mi mancano le disponibilità di tempo, svolgendo attività di volontariato nella Banca Etica, che mi assorbe molto. Credo ci debba essere una persona che possa occuparsi del Comune a tempo pieno.
Hai condiviso la scelta di Giordano di dimettersi, ad un anno dalla scadenza naturale del mandato?
E' stata una scelta obbligata, in un certo senso. Sapevamo del tema dell'incompatibilità sarebbe emerso (Giordano è tecnico a Banchette, Comune con cui Samone vuole entrare in Unione ndr). Visto che, tuttavia, l'iter di costituzione di un'Unione è lungo, ne abbiamo discusso, per non trascorrere un anno col rischio di attacchi continui. La minoranza non è stata d'accordo. Condivido la decisione di Giordano.
In un anno che cosa avreste potuto fare? Che cosa lasciate in eredità?
Intanto abbiamo lasciato al Commissario una robusta documentazione relativa al bilancio. Abbiamo mantenuto le tasse ai minimi possibili e garantito i servizi ai cittadini. Recente è l'installazione di telecamere per la videosorveglianza. Abbiamo avviato le pratiche per ottenere un finanziamento per realizzare un cappotto sulla palestra comunale. Messo in sicurezza la viabilità con camminamenti pedonali. Tra gli altri interventi svolti si possono elencare le iniziative a favore delle scuole (manutenzioni, installazione tende antisole e realizzazione orti didattici all'elementare), l'installazione di un defibrillatore presso la farmacia con relativo corso di formazione, la messa in sicurezza della parete rocciosa nel centro storico, il rinnovo delle convenzioni (Pro Loco, palestra), il mantenimento delle aree verdi e della biblioteca...
Che cosa deve fare, secondo te, Samone, nel prossimo futuro?
Costituire l'Unione di Comuni (con Ivrea, Banchette, Cascinette, Montalto Dora, Fiorano) chiarendo che l'obiettivo è la fusione. In questo mandato ne abbiamo discusso. C'erano idee diverse, ma secondo me la strada è quella, facendo comprendere che il Comune scompare ma le attività, il tessuto associativo, restano. Certo bisogna lavorare insieme per trovare un giusto equilibrio, in particolare sui temi della tassazione e del personale. Secondo me è la soluzione più netta e chiara. D'altronde per un comune come Samone diventa sempre più difficile far fronte ai progressivi tagli da parte dello Stato, mentre la legge chiede l'aggregazione di Comuni per erogare finanziamenti. L'Unione è la soluzione intermedia, poiché aggiunge costi legati al funzionamento della struttura, e penso che possa funzionare solo nel breve termine.
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