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24 Aprile 2015 - 09:25
Parella Municipio
Dopo quindici anni, è il momento di dire "basta". Roberto Comitini cede, e volentieri, la fascia tricolore. "Ho fatto tre mandati, ormai – dice il Sindaco uscente – e credo sia arrivato il tempo di lasciare posto ad altri".
Il maggio prossimo anche il Comune di Parella andrà al voto ed il gruppo di maggioranza è al lavoro per formare una lista che sia in continuità e comprenda nel contempo volti nuovi. "Sono ancora disponibile a restare come consiglieri – precisa però Comitini -, quindici anni di esperienza non si buttano via ed anzi possono tornare utili nel dare una mano nella futura attività amministrativa che vorrei fosse contraddistinta da un rinnovo della classe politica".
Roberto Comitini, nato il 26 dicembre del 1942, di origine catanese, ma residente da tantissimo tempo, ormai, a Parella, in tasca una laurea ed una carriera all'Olivetti, era entrato in amministrazione nell'85. Dapprima come Assessore all'Istruzione con l'allora Sindaco Gino Ferretti, poi dal 1999 al 2004, approfittando del tempo libero concesso dalla meritata pensione, il primo mandato come primo cittadino, ruolo confermato poi dal 2005 ad oggi. In mezzo un anno di commissariamento, dovuto ad un qui pro quo (alla lista mancava un candidato per avere il numero per poter essere validata).
Soddisfatto di quest'esperienza?
Contentissimo, ed anzi è un'esperienza che mi spiace non aver fatto da giovane.
Quali sono in particolare gli obiettivo che sei contento di essere riuscito a realizzare?
Tra i punti più eclatanti, senz'altro la messa in sicurezza della viabilità, tra la sp e la piazza del Municipio, zona su cui si affacciano i servizi e le attività, e l'apertura del micronido. Si aggiunge, ma in questo caso non certo per merito mio, e non so se chiamarla fortuna, il fatto che il Castello abbia finalmente trovato un acquirente. Con piacere abbiamo appreso dell'interessamento della Manital e ci siamo resi disponibili per agevolare la riqualificazione della zona di accesso al paese, dove sono in corso i lavori per ricavare un parco con finalità turistiche. Il comune ne acquisirà sicuramente molti benefici. E poi abbiamo aggiornato il piano regolatore, recependo le modifiche relative a questa nuova area produttiva, ed inserendo due piani di edilizia convenzionata, per nuove edificazioni e servizi.
Qualche dispiacere?
Non essere riusciti a completare la sistemazione idrogeologica del territorio. Per Rio Peronetto non siamo riusciti ad ottenere i contributi necessari, se non qualche piccola cifra. C'è nel cassetto un progetto preliminare da 600mila euro, che abbiamo presentato in Regione e che lasciamo in eredità alla prossima amministrazione. Il rio si trova in direzione Pranzalito, sono presenti alcune cascine nelle vicinanze. Negli anni passati è stato soggetto ad esondazioni ed ho firmato diverse ordinanze. E' una zona a rischio.
Abbiamo invece trovato i contributi utili per la sistemazione e la pulizia del rio Bure, del rio Pratopret, della zona della Cartiera, così come siamo riusciti a sistemare il versante franato sulla pedemontana.
E poi Parella è stato tra i primi Comuni a dar vita ad un'Unione, di cui tu sei Presidente.
L'abbiamo formata nel 2011 con Colleretto Giacosa, Quagliuzzo e Strambinello. Si è instaurata un'ottima collaborazione. Dispiace non essere riusciti a trovare un accordo con Pavone, che prima si era detto interessato e poi si è tirato indietro. Da Pavone dipendeva il rispetto della condizione minima dei cinquemila abitanti, prevista dalla legge. Per questa ragione c'è stato un periodo di stallo, ma adesso contiamo di ottenere la deroga, prevista dalla delibera della Giunta Regionale del 9 marzo scorso, che concederebbe alla nostra piccola Unione di restare in piedi, basta che vengano rispettate altre due condizioni: avere almeno tre comuni confinanti ed un progetto comune. I prossimi mesi saranno dedicato proprio a questo, alla stesura di un progetto. Intanto abbiamo già passato all'Unione tutte e nove le funzioni, dalla protezione civile ai servizi scolastici. E' chiaro che dovremo fare delle convenzioni con comuni più grandi, per esempio per quanto riguarda il catasto.
La legge però ha previsto ulteriori deroghe (la scadenza per la costituzione delle Unioni è stata portata alla fine del 2015). Voi continuate a crederci?
L'assurdo è che siamo stati ligi alla legge per poi sentirci dire che potevamo aspettare. Ma credo che il progetto di Unione possa portare dei benefici, perché la nostra è formata da realtà equiparabili, da Comuni che hanno grosso modo lo stesso numero di abitanti e le stesse esigenze, e che storicamente hanno sempre collaborato.
Parella, tra i quattro, è l'unico comune che andrà al voto. Come gestirete il passaggio?
Non mi sono dimesso dalla carica di Presidente, aspetto la fine naturale del mandato, in modo da continuare a lavorare, a breve sarà presentato il bilancio. E tra l'altro dal 1° febbraio c'è un nuovo segretario comunale: Salvatore Mattia, che svolge questo ruolo per i Comuni di Parella, Colleretto, Strambinello, e per l'Unione, in modo da dare anche unità alla struttura amministrativa.
Questi cinque anni sono stati anche caratterizzati da un clima molto sereno, benché ci sia stata una minoranza esterna. Come avete lavorato?
Nei miei primi cinque anni la minoranza non c'era, c'è stata in questo ultimo mandato. Devo dire che ha collaborato tantissimo, si sentiva che faceva parte del paese anche se veniva da fuori. Da parte nostro, come maggioranza, abbiamo cercato di presentare gli atti nel modo più chiaro e comprensibile, tenendo conto delle valutazioni di tutti i consiglieri. Anche di questo sono molto contento.
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