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24 Marzo 2015 - 13:53
Tasse immutate rispetto allo scorso anno. Non una scelta voluta ma obbligata. "Perché al momento non abbiamo un database che ci consenta simulazioni" ha spiegato il Sindaco Andrea Zanusso, giovedì sera, nell'illustrare al Consiglio Comunale aliquote e tariffe, propedeutiche all'approvazione del bilancio di previsione 2015.
Non ha lesinato polemiche, il primo cittadino. "Questa – ha messo bene in chiaro – è una delle grosse sorprese che ci siamo trovati al nostro insediamento. Negli anni passati sono stati spesi molti soldi per foraggiare società esterne che si occupassero dei tributi e che non ci hanno lasciato nemmeno i dati a disposizione. I cittadini, fino all'anno scorso, non avevano nemmeno la bolletta già compilata ma dovevano farsi i calcoli. E purtroppo, coi tributi, se si sbagliano i numeri, salta il banco. E' una scelta politica: per quest'anno lasciamo le tasse inalterate ma investiamo al fine di avere, per il prossimo anno, questo database. Anche perché, se avessimo voluto, per esempio, agevolare i nuclei familiari, non avremmo saputo come fare".
I problemi più grossi riguardano senz'altro la Tari, con un piano finanziario presentato da Scs che supera i 400mila euro e dev'essere coperto al cento per cento dagli utenti. "L'anno scorso i locali commerciali sono stati massacrati – ci va giù pesante Zanusso -. Per mantenere bassa la tassazione per i sangiorgesi, si sono sacrificati i negozi. Ed ora, se io volessi agevolarli, dovrei aumentare di 30, 40, 50 euro le tariffe dei residenti. Sarebbe percepito come un aumento delle tasse. La Tari è stata impostata in modo palesemente sbagliato. Quel che è stato usato è il metodo Schettino, che non va più bene".
Dalla minoranza è arrivata un'unica nota: Rudy Cefaloni ha richiesto un pagamento semestrale, per evitare spese a carico di familiari, per parenti che sono deceduti, o per affitti di immobili che sono stati scissi. "Mi stupisce – ha commentato il Sindaco – che si ponga questo problema quando ce ne sono di più grossi".
Tariffazione graduale in base ai redditi. E' la proposta che Zanusso lancia per il 2016. Al momento l'Irpef si attesta sullo 0,5 per cento. "Viene applicata da tanti anni – commenta il Sindaco – ed è l'esempio di come è funzionata l'amministrazione, di come di stabiliva la percentuale per chiudere facilmente il bilancio. Ma dal prossimo anno vorremmo modularla".
Alcuni dati Zanusso li ha ricevuti dai sindacati, in un recente incontro. 2704 gli abitanti, 1116 i nuclei familiari, un'età media di 44 anni. Il 23 per cento della popolazione è over 65m il 42 per cento ha più di 50 anni. 568 le pensioni di vecchiaia, per un importo medio di mille euro, 78 pensioni di invalidità, 235 pensioni per superstiti, 30 assegni sociali.
Il reddito medio si attesta sui 21160 euro, e 13 sono i sangiorgesi con un reddito superiore ai 100mila euro. "Questo mi dicono i sindacati ed avremmo potuto emendarci, avremmo potuto rimodularle, all'ultimo, prevedendo un'Irpef che andasse dallo 0,45 allo 0,6 in base ai redditi – ha commentato Zanusso -. Abbiamo deciso di aspettare. Crediamo che questo principio vada introdotto per tutti i tributi e lo faremo dal 2016 quando avremo il database".
Confermate, nella stessa ottica, Tasi e Imu. Tutti i punti sono stati approvati all'unanimità.
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