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05 Marzo 2015 - 22:06
Maggioranza spaccata. E si delineano le prime strategie in vista del ritorno alle urne della primavera 2016. Il Sindaco Enzo Francone sfida il duo dei dissidenti Nepote Fus – Leonatti a distaccarsi ufficialmente dalla maggioranza e a portare sul tavolo un'eventuale mozione di fiducia. E intanto corteggia Sergio Bartoli, ormai diventato suo salvagente in occasione di diverse votazioni. Il primo cittadino ha formulato l'invito, chiaro e tondo, in occasione di un infuocato Consiglio Comunale che si è tenuto a fine dicembre, dedicato prevalentemente alla discutibile gestione del Palazzetto dello Sport, riguardo alla quale Nepote Fus e Leonatti hanno presentato più d'una interrogazione.
"Siamo stupiti - fanno sapere e spiegano Andrea Nepote Fus e Alberto Leonatti - delle dichiarazioni rilasciate in occasione del consiglio comunale di dicembre scorso, dal sindaco Francone, che pare non curarsi dell’imbarazzante posizione in cui si è personalmente messo non tutelando adeguatamente gli interessi del Comune di Ozegna.
Dopo due anni, Francone non ha ancora risposto alle domande che gli sono state poste circa la gestione degli impianti sportivi di Ozegna e intanto, per le sue discutibili scelte, il Comune ne ha subito un potenziale danno economico superiore a 40mila euro, che con la debita prudenza si sarebbe potuto evitare.
Sono ormai quattordici mesi che il primo cittadino non convoca più la maggioranza, interrompendo ogni confronto sulle decisioni ed evitando ogni valutazione delle sue scelte ed intenzioni.
Abbiamo presentato delle domande nell’interesse dei cittadini in merito ad una inopportuna gestione dei beni di proprietà comunale, cosa che, in una visione molto personale del sindaco, equivale al comportamento “di una minoranza”.
In tre anni e mezzo non abbiamo mai rilasciato alcuna dichiarazione contro la maggioranza o affermato di volerne uscire, né abbiamo ricevuto alcuna comunicazione di espulsione, e ad oggi continuiamo a farne parte.
Le sterili doglianze di Francone non fanno altro che evidenziare le nuove coalizioni da lui ricercate, per vedere le quali, contrariamente a quanto afferma lui, non occorrerà attendere l’anno venturo, sono già evidenti".
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