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SAMONE Sciarappa contro Giordano: "quando chiese le dimissioni io restai. A farmi impallinare"

SAMONE Sciarappa contro Giordano: "quando chiese le dimissioni io restai. A farmi impallinare"

Il consigliere comunale Paolo Sciarappa

Il Sindaco Paolo Giordano si dimette con anno di anticipo rispetto alla naturale scadenza del suo secondo mandato amministrativo. Si andrà ad elezioni anticipate, il maggio prossimo. A Samone, ormai, lo sanno anche i muri. "Mi dimetto per non farmi impallinare" ha motivato Giordano in una lettera aperta ai suoi cittadini nella quale attacca duramente "una parte della minoranza". A buon intenditor, poche parole, ed è chiaro che il mirino sia puntato su Paolo Sciarappa, il consigliere passato da tempo dai banchi della maggioranza a quelli dell'opposizione. "Giordano si dimetta" aveva chiesto a gran voce Sciarappa con un atto protocollato agli atti, in un recente Consiglio Comunale. Detto, fatto. Ma a non piacere sono le motivazioni addotte. "Mi dimetto per colpa tua" scrive, in sostanza, l'ormai decaduto primo cittadino.

"Mi vieni in mente – commenta ora Sciarappa - la richiesta del Sindaco di avere le mie dimissioni quando ci furono divergenze sulla proposta di un inceneritore a Samone. Allora io non ho accolto la sua richiesta, forte del consenso di chi mi aveva votato e sono rimasto a farmi impallinare.

Allo stesso modo se il Sindaco ritiene di non infrangere la legge ed in sua coscienza di fare una cosa giusta ed essere libero da ogni possibile condizionamento, dovuto alla sua posizione di dirigente del comune di Banchette, non dovrebbe chiedere il mio consenso e rimanere a farsi impallinare forte del consenso dei suoi elettori".

Non un atto di dignità, insomma, ma uno scaricabile, secondo Sciarappa. "Certo è che quest'amministrazione – aggiunge ancora Sciarappa - non ha realizzato la Gestione Associata Obbligatoria delle Funzioni Fondamentali richiesta dalla legge entro il 31 dicembre 2014, manca appunto quella relativa all'edilizia e urbanistica. Sono ancora perplesso per il comportamento di quanti si sono sempre dichiarati paladini nel contrastare ogni forma di possibile conflitto di interesse, per poi ignorare quei casi che da vicino li vedevano coinvolti".

Sciarappa è stato l'unico ad aver sollevato, da quando è entrato in Consiglio, l'inopportunità di un rapporto tra un Sindaco ed un Segretario, che a Banchette (dove Giordano è responsabile dell'ufficio tecnico comunale, e quindi subalterno del medesimo segretario Luigi Cunti) invertono i propri ruoli. L'unico ad aver posto la questione dell'eventuale conflitto d'interesse che scaturirebbe nel costituire un'Unione di comuni con Banchette, già in una riunione informale del 9 ottobre scorso, e poi esprimendo voto contrario, nel Consiglio Comunale del 19 dicembre, alla Centrale Unica di Committenza (mentre gli altri consiglieri di minoranza Nicolangelo Murante e Monica Marchetto avevano votato a favore). Posizione ribadita in un incontro a quattro mura in Municipio, martedì 13 gennaio, per la prova del nove alla fiducia, (in quel caso si era allineato a Sciarappa anche Murante, accompagnto dalla dimissionaria Alessandra Nida, mentre Marchetto si era allineata all'idea della maggioranza di traghettare il Comune verso l'Unione che, tanto, come hanno sostenuto "non sarà operativa prima del 2016").

 
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