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27 Dicembre 2014 - 11:06
Il consigliere comunale Paolo Sciarappa
"LA PRIMA COSA CHE ACCADRA'. AUMENTERANNO LE TASSE"
La legge dice (senza perentorietà a dire il vero) che dal 1° gennaio 2015, salvo ulteriori proroghe concesse dal Prefetto, dovranno essere associate tutte e nove le funzioni. Samone e Banchette ma anche Montalto Dora, Fiorano Canavese e Cascinette di Ivrea vorrebbero unirsi ad Ivrea. Per il momento i Consigli Comunali stanno deliberando gli atti di indirizzo e l'istituzione della Centrale Unica di Committenza, dalla quale dovrà passare ogni singolo appalto. Un Comune, da solo, per intenderci, non potrà più acquistare una penna senza passare dalla CUC.
Molte sono le contestazioni mosse dal consigliere di opposizione Sciarappa sullo spirito astruso della normativa. Le stesse espresse da altri Sindaci della zona che invece hanno scelto non farsi fagocitare da Ivrea ed avrebbero preferito formare un'unica Unione tra i Comuni dell'area ovest, così come s'era detto in campagna elettorale, negli incontri organizzati dal coordinatore di zona del Pd Gaspare Enrico.
"Non sono d’accordo – dice Sciarappa - con quanti sostengono che, in termini assoluti, il numero di abitanti sia direttamente proporzionale alla quantità e qualità dei servizi offerti, o ancora che con l’aumentare del numero degli abitanti diminuisca la pressione fiscale o aumenti l’occupazione. Gli esempi sono sotto gli occhi di tutti. Non mi sembra che Ivrea sia un modello di efficienza o un paradiso fiscale. Considerato che a Ivrea le tasse sono piu’ alte. La prima conseguenza di questa unione necessariamente sarà un aumento delle tasse per i Samonesi.
E’ altrettanto evidente pero’ che i micro comuni debbano necessariamente essere rivisti. Quest’amministrazione e quella precedente non hanno investito in modo adeguato sulle risorse umane, in tutti i sensi, e questo ci porta oggi a delle scelte inevitabili. Non può’ e non deve trovare consenso l’idea dei politici che si improvvisano impiegati comunali. La separazione delle funzioni di indirizzo politico da quelle gestionali e’ stata una grande conquista e deve rimanere tale.
Quello che deve invece cambiare e’ il numero dei politici, che dovrebbero drasticamente diminuire, A tutto questo si aggiunge la complessita’ della nostra burocrazia, spesso inutile e inefficiente.
Francamente mi sarei aspettato di piu’ da questo documento, sopratutto in riferimento alla salvaguardia dei servizi presenti sul territorio, scuola, ambulatorio, ecc..e sulla politica fiscale dell’unione. Nulla si dice sulla sorte dei dipendenti comunali.
Ma soprattutto mi sarei aspettato che prima di prendere una decisione cosi’ importante venisse coinvolta la popolazione e i comuni confinanti, che non sono parte di questa unione, per un confronto costruttivo".
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