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IVREA. Costretta a prostituirsi. Ragazza trova forza per denunciare

IVREA. Costretta a prostituirsi. Ragazza trova forza per denunciare

Costretta a prostituirsi a soli 19 anni. Una ragazza di origine moldava era finita nelle grinfie di due sfruttttori residenti del torinese. Ingannata dalle false promesse di una vita migliore dopo tante difficoltà vissute nella propria terra di origine. Lei ci aveva creduto. Così era arrivata in Italia, nel giugno scorso, con l'illusione di lavorare come barista e racimolare qualche soldo per sé e per la propria famiglia. Invece si era ritrovata in mezzo ad una strada. Costretta a soddisfare clienti a Torino e nel Canavese.

L’altra mattina i carabinieri di Castellamonte hanno denunciato un albanese di 42 anni e una romena di 21. Dovranno rispondere, in Tribunale a Ivrea, dell'accusa di sfruttamento della prostituzione.

Appena arrivata, la giovane era stata accompagnata nell'abitazione della coppia e qui era stata tenuta in ostaggio per due settimane. Senza documenti e persuasa, tra minacce ed aggressioni, a prostituirsi. Da quel momento era stata lasciata, tutti i giorni, sui marciapiedi della periferia nord di Torino, oppure caricata sui pullman che portano in Canavese. Dopo mesi di costrizione e dolore, la ragazza si è presentata qualche settimana fa alla caserma di Castellamonte.

Il maresciallo Domenico Franciullo, dopo aver ascoltato la sua storia, ha avviato le indagini. E' seguito il blitz nell’alloggio torinese degli sfruttatori, dove i militari hanno trovato e sequestrato documenti falsi e fotocopiati della 19enne.

Le indagini proseguono anche per capire se la coppia gestisca altre ragazze provenienti dall’est Europa. 

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