Linea dura da parte del Comune sul "caso-Eurosporting". Rescissione unilaterale del contratto con i gestori della piscina e poi… un esposto alla Procura della Repubblica e uno alla Corte dei Conti. E’ questo il probabile esito della vicenda Eurosporting, quella che vede protagonista la piscina Sporting di piazza Gramsci. La novità arriva direttamente dal sindaco di San Mauro Torinese, Ugo Dallolio, il quale nell’ultima commissione ha annunciato l’esito dei colloqui tra il pool legale assunto dal sindaco e i gestori della piscina. “Alberto Clara, responsabile di Eurosporting, non ha sposato la nostra proposta di una risoluzione consensuale tra un anno. Lui vuole continuare a gestire la struttura. A questo punto, la soluzione più percorribile è quella della risoluzione unilaterale degli accordi, con successivo contenzioso”. Addio Eurosporting, dunque. E piscina chiusa in attesa di un nuovo bando di gara per la nuova gestione. Ma non è tutto: “Ho personalmente chiesto all’avvocato di provvedere a presentare un esposto in Procura e in Corte dei Conti. Principalmente perché questa situazione economica rischia di mettere il Comune di fronte a un danno erariale”. E’ a rischio, insomma, il bilancio dell’ente pubblico. E su questo non si può transigere. “Clara ha richiesto ancora qualche giorno per pensare - ha proseguito il sindaco Dallolio - ma ha preannunciato che non ritiene ci sarà la possibilità di una fine amichevole della questione”. Una volta rescisso unilateralmente il contratto, non resterebbe che la pubblicazione di un nuovo bando di gara per individuare un nuovo gestore. Il che rende in pratica obbligatoria la chiusura dell’impianto per il tempo necessario a “rimpiazzare” Eurosporting. E, di conseguenza, il rischio di perdita di posti di lavoro per i dipendenti della piscina Sporting. “Abbiamo fin dall’inizio puntato al mantenimento del servizio e del personale - ha commentato il sindaco sulla questione dei dipendenti della Sporting - ma sia gli avvocati che i revisori dei conti ci hanno indicato la via della risoluzione contrattuale come unica strada percorribile”. Principalmente perché Sporting San Mauro (la società nata da Eurosporting apposta per occuparsi dell’impianto sanmaurese) è un soggetto evidentemente inadempiente. Che, peraltro, sta utilizzando gratuitamente l’impianto da più di un anno (oltre ad avere 100mila euro di debiti per Imu, Tari e Tasi non pagate, e pure 330mila euro di arretrati sulle rate del mutuo). Poi, Dallolio si è rivolto ai consiglieri comunali riuniti nella commissione: “Se voi avete altre soluzioni, ditecele…” Il problema è molto complesso. Già in questo 2014 il Comune di San Mauro ha dovuto pagare 220mila euro per coprire la rata del mutuo non versata da Eurosporting. Alberto Clara ha rifiutato la possibilità di contribuire con 96mila euro alla rata annua, gestendo ancora l’impianto per un anno lasciando il tempo al Comune per preparare un nuovo bando di gara. A meno di ulteriori sviluppi nei prossimi giorni (il termine ultimo dato a Alberto Clara è il 30 novembre), la soluzione sarà dunque la risoluzione unilaterale del contratto.
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