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SAN MAURO. Il parco della Pragranda si risveglia dal torpore

SAN MAURO. Il parco della Pragranda si risveglia dal torpore

I basamenti di cemento sorti nel parco della Pragranda

Che cosa sono quei basamenti quadrati di cemento sorti nel bel mezzo del parco della Pragranda? In molti se lo chiedono, in quel di San Mauro. Nessuna nuova edificazione, nessuna costruzione macroscopica. Nel parco dietro il Famila, fino ad oggi abbandonato, sorgerà infatti un orto di erbe aromatiche curato dalle scuole medie di San Mauro. I grossi contenitori di cemento serviranno per l’appunto per ospitare i vari tipi di erbe che i giovani studenti si occuperanno di coltivare.   L’orto didattico è l’ultimo step del progetto “Alla Pragranda ci sono anch’io!” nato nell’ambito del programma “In.fea”. Un progetto che ha coinvolto gli studenti delle scuole sanmauresi, impegnati attivamente nel formulare proposte per migliorare la città di San Mauro. Una delle idee più quotate, meglio formulate, e apprezzate dall’amministrazione comunale è proprio quella degli orti didattici. Così l’idea si è trasformata in realtà, e i lavori hanno preso il via. Il Comune contribuirà al progetto con circa 30mila euro, la Provincia ne verserà 6mila e 500. Terminati i “basamenti” e la posa delle piastrelle, i contenitori di cemento verranno dipinti dai ragazzi delle scuole: da lì in poi inizierà la vera e propria coltivazione degli orti.   Nel frattempo, l’assessore ai lavori pubblici Luigi Antonetto è al lavoro per proseguire il lavoro di riqualificazione dell’intero parco della Pragranda. “Il progetto delle scuole è solo il primo passo - ha spiegato Antonetto -. Abbiamo avviato uno studio per sistemare tutta l’area. L’intenzione è quella di creare una zona relax, con panchine, un’area gioco bimbi e una destinata ai cani. Il problema, come sempre, sono i soldi: per questo realizzeremo un progetto generale che sarà poi da attuare a lotti, in base alle disponibilità finanziarie”.   Che finalmente il parco della Pragranda possa avere un’identità tutta sua? Che possa diventare un servizio per la cittadinanza, e non solo una vasta distesa d’erba totalmente inutilizzata? “Stiamo lavorando proprio in questa direzione - ha commentato l’assessore Antonetto -. Purtroppo, il problema di quell’area è che negli anni passati gli oneri di urbanizzazione destinati a dotare di servizi la zona, sono stati probabilmente utilizzati per coprire le spese correnti. Magari con quei soldi sono state fatte cose utili, per carità, ma sono venute a mancare le risorse per dare i servizi necessari alla Pragranda. E quest’ultima, a mio avviso, sarebbe dovuta essere la priorità assoluta. Sono state fatte altre scelte, ora noi ci stiamo impegnando per sistemare l’area”.

lucaschiliro@giornalelavoce.it

 
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