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SAMONE. Telecamere installate ma spente. Sciarappa: "Sprecati 1200 euro e violata la legge sulla privacy"

SAMONE. Telecamere installate ma spente. Sciarappa: "Sprecati 1200 euro e violata la legge sulla privacy"

Per poco non finiva in rissa il Consiglio Comunale lo scorso mercoledì sera. Toni accesissimi, soprattutto, tra il consigliere Paolo Sciarappa, passato armi e bagagli dalla maggioranza all'opposizione da circa un anno, ed il primo cittadino Paolo Giordano. Sciarappa ha sferrato feroci attacchi su diverse voci del bilanco, oggetto delle ultime variazioni applicate nella seduta dedicata all'approvazione degli equilibri.

In particolare si è scagliato contro il progetto di videosorveglianza. Dal mese di settembre sono state collocate alcune telecamere sul territorio comunale. Non si sa dove, visto che i cartelli informativi, previsti dalla normativa, non sono stati ancora installati. Il progetto costerà complessivamente alla comunità 32mila euro annui, visto che la Giunta ha accolto la proposta economica presentata da una ditta specializzata nel settore, ad un canone mensile di 658,80 euro, iva compresa, per la durata di 48 mesi. E 1200 euro sono già stati spesi per il noleggio, per due mesi. Peccato che le telecamere siano stato piazzate ma siano spente. Anche perchè il Regolamento per il loro funzionamento è stato portato in Consiglio Comunale proprio mercoledì sera.

"Si sarebbe dovuto intraprendere il processo inverso: parlarne prima con i cittadini, poi fare la determina ed approvare il Regolamento. Invece prima avete installato le telecamere, con una delibera d'urgenza della Giunta, e poi vi siete occupati degli atti necessari, contrariamente, peraltro, alla legge, in quanto mancata informativa rispetto alla legge sulla privacy – ha inforcato Sciarappa -. Il risultato è che abbiamo pagato 1200 euro di soldi dei cittadini a babbo morto, per settembre ed ottobre. Buttati via. Uno spreco".

Il Sindaco ad un certo punto ha smesso di ciondolarsi sulla sedia ed ha perso la pazienza: "se ritiene che abbiamo commesso un reato, e non è la prima volta, rivolgiti alle autorità, scrivi al Consiglio dei Ministri. Noi abbiamo fatto una cosa che riteniamo giusta e corretta, per un fine necessario, poi si può essere d'accordo o meno".

L'Assessore Stefano Moscarelli ha puntualizzato che, prima di un'implementazione, s'è trattata di una sostituzione di telecamere che già erano presenti "ma non funzionavano e ci costavano".

Il capogruppo dell'opposizione Nicolangelo Murante ha precisato che "non siamo contrari alla videosorveglianza ma alla celerità con cui è stato messo in piedi il progetto: se ne poteva discutere in Consiglio Comunale". Ha comunque ricordato che, per quanto le telecamere siano rassicuranti per la sicurezza dei cittadini, "in realtà poi è difficile andare ad individuare chi non rispetta la legge".

Nei propositi dell'Amministrazione, infatti, l'utilità riguardarebbe tre fronti: "contrastare episodi di criminalità, prevenire e reprimere atti di vandalismo all’arredo urbano ed impedire l’abbandono indiscriminato di rifiuti nelle isole ecologiche". Peccato che tanti Comuni che hanno abbracciato la stessa filosofia si siano poi ritrovati a sostenere un costo con difficoltà di gestione, per carenza di personale e difficoltà nel monitoraggio di un territorio esteso.

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