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CUORGNE'. Mancano i soldi nonostante le tasse

CUORGNE'. Mancano i soldi nonostante le tasse

Giuseppe Pezzetto

Quand’è che la politica scade? Basta qualche urlo e l’utilizzo di alcuni paroloni o parolacce. Di sicuro questo è successo giovedì pomeriggio in occasione dell’approvazione del rendiconto di gestione 2014. A illustrarlo con una sfilza di numeri e alcune slide ci ha pensato l’assessore al Bilancio Laura Febbraro. “Il risultato della gestione di competenza è di 801.200 euro - ha sottolineato - il risultato della gestione dei residui si è chiuso con saldo attivo di 396.149 euro e un risultato di amministrazione con saldo attivo di 1.197.349 euro. L’esercizio 2014 (per la prima volta dal 2008) si è chiuso con un saldo di cassa positivo di 861.347. Risultati raggiunti in modo progressivo a partire dal nostro ingresso in amministrazione....” Epperò... dice anche “Abbiamo avuto liquidità in cassa fino al 24 marzo poi abbiamo dovuto ricorrere alle anticipazioni di cassa...”. Non lo avesse mai detto. E a questo punto che l’ex primo cittadino Giancarlo Vacca Cavalot ha affondato il colpo. “Enfatizzate troppo e fate trionfalismi sul bilancio, ma fossi in voi non mi vanterei troppo - ha inforcato - Avete fatto ricorso all’anticipazione di cassa e questo è grave. Non solo, ma avete aumentato le tasse. Avete venduto immobili e per questo io e il mio gruppo esprimiamo un voto negativo”. Quasi toccato dall’orgoglio, non ci ha più visto il sindaco Beppe Pezzetto. "Quello che sta dicendo è vergognoso - è entrato in polemica aiutato da Mauro Fava - Il prossimo anno ci sono le elezioni e se vuole durante la campagna elettorale sputtana il bilancio. Si vergogni. Noi abbiamo fatto i salti mortali, dal giorno del nostro insediamento, per riportare in attivo il bilancio. I conti erano in rosso e la corte dei conti ci aveva ammonito. Ma questo per lei non vale. Sono tutte palle. Visto che lei è un esperto di conti perchè lo fa di mestiere queste cose dovrebbe saperle”. E quando un sindaco si rivolge al suo predecessore con toni così poco consoni un poco scade e poco importano i numeri. Che senso ha fare a gara su chi è stato più o meno bravo a far quadrare i conti? Questione di stile, per l’appunto, come dicevamo in premesse. Un esempio di stile è sicuramente arrivato dal consigliere dell’altro gruppo di minoranza, Danilo Armani, astenutosi insiene al collega Errante: "Noi non entriamo in questo gioco al rimbalzo le responsabilità sui conti - ha detto -. Diamo, invece, atto all’attuale amministrazione di aver risolto il problema dei conti in rosso seguendo le indicazioni della corte dei conti. Credo, invece, ci sia un problema sulla gestioni dei mutui sugli immobili e che continueremo a pagare ancora tra dieci o vent'anni".

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