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FOSSANO. Ergastolano evaso: Osapp, "una commissione parlamentare d'inchiesta"

FOSSANO. Ergastolano evaso: Osapp, "una commissione parlamentare d'inchiesta"

Carcere

Una commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni delle carceri italiane. Il segretario generale dell'Osapp, Leo Beneduci, rinnova la richiesta all' indomani dell'evasione dal carcere di Fossano di Giuseppe Mastini, ergastolano in regime di semilibertà. Nel mirino del sindacato autonomo di polizia penitenziaria ci sono, in particolare, "le competenze e i risultati degli attuali vertici penitenziari, con riferimento al capo del Dal e al capo del personale". "Il 50% delle infrastrutture penitenziarie è in pericoloso dissesto - denuncia Beneduci - per cui per prima cosa la commissione parlamentare dovrebbe valutare con attenzione lo stato delle infrastrutture e le condizioni alloggiative". Non meno importante, secondo il segretario generale del sindacato autonomo di polizia penitenziaria, è l'analisi "del rapporto tra spese sostenute dai contribuenti e i risultati ottenuti, oltre naturalmente alla valutazione delle condizioni di lavoro della polizia penitenziaria". "Da ultimo, e non per importanza, serve una profonda riflessione - conclude Beneduci - dei risultati sulla sicurezza dell'attuale permissivismo penitenziario rivolto ai detenuti indipendentemente dai reati compiuti e dalla loro pericolosità". "Un evento irresponsabile e gravissimo". Così il segretario generale del Sappe, Donato Capece, sull'evasione di Giuseppe Mastini, ergastolano in regime di semilibertà. "Nel corso del 2016 - ricorda Capece - si sono verificate, nelle carceri italiane, 6 evasioni da istituti penitenziari, 34 evasioni da permessi premio, 23 da lavoro all'esterno, 14 da semilibertà e 37 mancati rientri di internati. Dati minimi, rispetto ai beneficiari. Questo non deve però inficiare l'istituto della concessione delle ammissioni al lavoro all'esterno dei permessi ai detenuti. Servirebbe, piuttosto, un potenziamento dell'impiego di personale di Polizia Penitenziaria nell'ambito dell'area penale esterna. A nostro avviso è fondamentale potenziare i presidi di polizia sul territorio - anche negli Uffici per l'Esecuzione Penale esterna -, potenziamento assolutamente indispensabile per farsi carico dei controlli sull'esecuzione delle misure alternative alla detenzione, delle ammissioni al lavoro all'esterno, degli arresti domiciliari, dei permessi premio, sui trasporti dei detenuti e sul loro piantonamento in ospedale. E per farlo, servono nuove assunzioni nel Corpo di Polizia Penitenziaria, La sicurezza dei cittadini - conclude Capece - non può essere oggetto di tagli e non può essere messa in condizione di difficoltà se non si assumono gli Agenti di Polizia Penitenziaria".
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