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CUNEO. Valanghe, progetto sperimentale al valico della Maddalena

CUNEO. Valanghe, progetto sperimentale al valico della Maddalena

Valanga (foto d'archivio)

È stata firmata questa mattina in Prefettura a Cuneo la convenzione tra Anas, Regione Piemonte, Comunità montana Valle Stura e Comune di Argentera, che dà il via ad un progetto sperimentale finalizzato a mitigare il pericolo valanghe al valico internazionale del Colle della Maddalena e a garantirne così l'apertura durante il periodo invernale. La tecnologia Daisybell prevede il distacco controllato degli accumuli nevosi ritenuti pericolosi tramite una grande campana sollevata da un elicottero a circa 2000 metri di altitudine. ''È la prima volta in Piemonte che tale tecnologia, normalmente utilizzata sulle piste da sci, viene applicata per tenere aperta una strada'', ha detto il capo dipartimento Anas Piemonte, Raffaele Celia. ''Si tratta di un progetto pilota che parte grazie alla buona collaborazione del territorio e alla partecipazione delle associazioni di categoria e degli autotrasportatori''. Per il primo anno di sperimentazione il progetto ha un costo previsto 90 mila euro (pari a dieci interventi), di cui 58 mila a carico dell'Anas, 25 mila della Regione e i restanti ai partners privati. "Si tratta di un progetto importante, attraverso il quale diamo una risposta concreta alla provincia di Cuneo, già penalizzata nei collegamenti con la Francia dai cantieri del Tenda Bis - commenta l'assessore regionale alla Protezione civile, Alberto Valmaggia -. Per la prima volta in Piemonte viene sperimentata una tecnologia innovativa per il distacco delle valanghe, che mi auguro possa essere esportata anche in altre regioni. La soluzione definitiva comunque saranno i paravalanghe". "L'obiettivo è rendere il valico il più possibile transitabile durante la stagione invernale - aggiunge l'assessore regionale ai Trasporti, Francesco Balocco -. Ringraziamo le associazioni degli autotrasportatori e delle categorie produttive per la loro collaborazione. Il progetto parte grazie alla buona sinergia creatasi tra pubblico e privato".
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