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Cronaca

Cannabis shop sotto la lente a Verbania, prodotti oltre i limiti e scatta il sequestro

Denunciati due titolari dopo i controlli su negozi e distributori automatici

Cannabis shop

Cannabis shop sotto la lente a Verbania, prodotti oltre i limiti e scatta il sequestro

Nel quadro della maxi operazione nazionale antidroga che ha interessato l’intero territorio italiano, anche il Verbano-Cusio-Ossola finisce sotto i riflettori. A Verbania le forze dell’ordine hanno sequestrato 6,5 chili di prodotti a base di cannabis risultati non conformi alla normativa vigente, denunciando due titolari di cannabis shop con l’ipotesi di spaccio di sostanze stupefacenti. Un intervento che si inserisce nel più ampio blitz che, a livello nazionale, ha portato a 384 arresti, 655 denunce e al sequestro di circa 1.400 chili di droga, restituendo l’immagine di un mercato ancora vasto e in continua evoluzione.

I controlli nel Vco si sono concentrati su due esercizi commerciali e su quattro distributori automatici presenti in provincia, canali di vendita sempre più diffusi e spesso al centro di dubbi interpretativi sul confine tra legalità e illecito. Durante le verifiche, gli agenti hanno rinvenuto diversi cannabinoidi, tra cui infiorescenze e resine, che dalle prime analisi sono risultati avere le caratteristiche di stupefacenti. Il nodo centrale riguarda il contenuto di Thc, rilevato in una percentuale compresa tra lo 0,2% e lo 0,6%, valori considerati oltre il limite consentito dalla legge per i prodotti commercializzabili come canapa legale.

Un dato tecnico che fa la differenza e che, ancora una volta, riapre il dibattito sul mondo dei cannabis shop, un settore cresciuto rapidamente negli ultimi anni e oggi sottoposto a controlli sempre più stringenti. La normativa, infatti, stabilisce soglie precise per il Thc, oltre le quali i prodotti non possono più essere considerati leciti. In questo caso, secondo quanto accertato dalle forze dell’ordine, il superamento di tali limiti ha fatto scattare il sequestro dell’intero quantitativo rinvenuto e la denuncia dei responsabili.

L’operazione nel Verbano-Cusio-Ossola si inserisce in un contesto investigativo più ampio, mirato non solo allo spaccio tradizionale, ma anche a quelle forme di commercializzazione che sfruttano zone grigie della normativa o interpretazioni più elastiche delle regole. I controlli sui distributori automatici, in particolare, confermano l’attenzione crescente verso canali di vendita che consentono l’acquisto rapido e spesso anonimo di prodotti potenzialmente illegali.

Per i due titolari denunciati la posizione è ora al vaglio dell’autorità giudiziaria. Come previsto dalla legge, il procedimento si trova nella fase iniziale e vale la presunzione di innocenza fino a eventuale sentenza definitiva. Resta però il segnale lanciato dall’operazione: la tolleranza sui limiti di Thc è finita e i controlli continueranno con la stessa intensità anche nei prossimi mesi.

A Verbania, come in altre città italiane, il confine tra commercio legale e spaccio resta sottile e fragile. E l’intervento delle forze dell’ordine dimostra come quel confine venga ormai presidiato con sempre maggiore attenzione, nel tentativo di evitare che prodotti apparentemente leciti si trasformino in un canale di diffusione di sostanze stupefacenti.

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