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Cronaca
07 Dicembre 2025 - 12:51
Bimba morta sulla A5, pista del pirata esclusa: per la Procura l’incidente potrebbe essere stato autonomo
La tragedia avvenuta ieri sera sulla A5 Torino-Aosta, all’altezza di Volpiano, continua a presentare più domande che certezze. Una bimba di pochi mesi ha perso la vita dopo essere stata sbalzata fuori dall’auto su cui viaggiava con la madre. Ma la Procura di Ivrea, dopo le prime verifiche, invita a non correre verso conclusioni affrettate e smonta l’ipotesi iniziale che parlava di un possibile investimento da parte di un’auto pirata.
La procuratrice Gabriella Viglione chiarisce che, dai primissimi elementi raccolti, non emergono al momento indizi in quella direzione. «Non ci sono evidenze sull’ipotesi di un pirata della strada» spiega. «Non risulta al momento che la piccola sia stata travolta e sembra che l’incidente sia stato pressoché autonomo e sia sopraggiunta poi un’altra auto». Una dinamica che resta complessa e che potrà essere definita solo grazie ai rilievi tecnici eseguiti nella notte dalla polizia stradale.

La scena dell’incidente è stata analizzata a lungo dagli operatori: fotografie, misurazioni, posizione dei mezzi coinvolti. Tutto sarà utile a chiarire se la bimba sia morta esclusivamente per l’espulsione dall’abitacolo o se l’arrivo di un altro veicolo abbia in qualche modo aggravato le conseguenze dell’impatto. «Servono i rilievi su strada, le foto, le misurazioni» ribadisce Viglione, sottolineando che solo gli accertamenti sul campo potranno permettere una ricostruzione definitiva.
Sul fronte giudiziario, l’indagine è ancora in una fase embrionale. «In Procura non è ancora pervenuta un’annotazione, dunque il fascicolo è solo virtuale» precisa la procuratrice. Gli uffici inizieranno a operare sul caso da domani, alla riapertura del Palazzo di giustizia dopo i due giorni festivi. «L’ipotesi di reato potrà essere omicidio colposo, a carico di ignoti o di noti, questo lo vedremo» aggiunge, lasciando aperte tutte le possibilità.
Intanto emergono notizie sulle condizioni della madre della piccola, trasportata ieri sera in ospedale in forte stato di choc. La donna si trova al pronto soccorso del Giovanni Bosco, dove è tenuta sotto osservazione. I medici ritengono possibile una dimissione già nel tardo pomeriggio, compatibilmente con le sue condizioni psicofisiche. Un quadro che, pur mostrando un miglioramento, non cancella l’immenso trauma subito.
La comunità attende ora risposte chiare su una dinamica che ha sconvolto l’intero territorio. Saranno i rilievi, le analisi e l’avvio formale dell’inchiesta a stabilire come una serata di viaggio su un tratto autostradale considerato sicuro si sia trasformata in una tragedia che lascia una madre senza sua figlia e un Paese intero in cerca di spiegazioni.
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