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Torino chiede aiuto ogni venti minuti: i Vigili del Fuoco reggono un anno da 21mila emergenze senza tregua

Dal record di incendi ai quasi quattromila soccorsi a persona: numeri, prevenzione e impegno quotidiano dietro la celebrazione di Santa Barbara

Torino chiama aiuto ogni venti minuti

Torino chiede aiuto ogni venti minuti: i Vigili del Fuoco reggono un anno da 21mila emergenze senza tregua

Un territorio che non si ferma mai, e che chiama aiuto ogni venti minuti. È la fotografia che emerge dal bilancio diffuso dal comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Torino in occasione della celebrazione di Santa Barbara, patrona del Corpo. Il dato che più colpisce è il totale degli interventi: 21.721 nei primi undici mesi del 2025, una mole che restituisce la misura di quanto il tessuto urbano, industriale e montano della provincia richieda un presidio costante.

A illustrarli è stato il comandante provinciale Francesco Orrù, che ha ricordato come anche quest’anno gli interventi più numerosi riguardino gli incendi, circa 4.300, e i soccorri a persona, quasi 3.900. Una combinazione che spazia dai roghi domestici alle chiamate per persone bloccate, ferite, disperse o incapaci di rientrare in autonomia da situazioni critiche. Un’emergenza continua che mette in mostra la fragilità di una provincia complessa, segnata da grandi arterie viarie, aree industriali dismesse, zone rurali e quartieri densamente popolati.

Seguono i 1.100 interventi per incidenti stradali, un dato che fotografa la pericolosità dei flussi di traffico sulla cintura metropolitana e sulle direttrici alpine, e gli 800 dissesti statici, che riguardano cedimenti, lesioni strutturali, verifiche su edifici e infrastrutture. Tutti ambiti nei quali la tempestività e la capacità tecnica diventano requisito essenziale per evitare conseguenze peggiori.

Il confronto con il 2024 mostra un anno ugualmente intenso: lo scorso anno, con dicembre incluso, il totale aveva raggiunto quota 24.260. La costanza dei numeri conferma un fenomeno strutturale e non episodico, che vede i Vigili del Fuoco impegnati senza tregua su più fronti.

Ma il bilancio non è fatto solo di emergenze. La parte meno visibile, ma altrettanto cruciale, riguarda la prevenzione: 833 valutazioni progetto per attività soggette a controlli antincendio, 3.000 nuove attività che hanno presentato SCIA e oltre 4.100 rinnovi periodici. A questo si aggiungono 400 interventi degli organi di polizia giudiziaria, impegnati nelle verifiche di sicurezza e nelle indagini tecniche.

Notevole anche l’impegno sulla formazione: 37 corsi che hanno coinvolto quasi 600 discenti, insieme a 130 sessioni d’esame che hanno portato al rilascio dell’idoneità per oltre 4.100 addetti antincendio. Un investimento a lungo termine che mira a diffondere competenze e responsabilità in ambito pubblico e privato.

Completano il quadro i servizi legati alla vigilanza nei locali di pubblico spettacolo: quasi 1.300 servizi di Vigilanza Antincendio e 520 Commissioni di Vigilanza, un numero che evidenzia quanto la sicurezza degli eventi continui a rappresentare un capitolo impegnativo per il Comando.

Dietro ogni cifra, però, si intravede la stessa immagine: squadre che entrano in azione a tutte le ore, in città e nei paesi, nei palazzi come nei boschi, spesso in condizioni difficili, sempre in prima linea. La celebrazione di Santa Barbara, quest’anno, assume così un valore che va oltre il rito: è il riconoscimento concreto a chi, in silenzio e senza tregua, tiene insieme il fragile equilibrio di un territorio che si affida alla loro competenza.

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