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Cronaca

La neonata non era in braccio alla mamma, ma nell’ovetto: allora cosa è andato storto sulla A5 nella notte di Volpiano?

Indagini serrate su seggiolino, tamponamento e possibile investimento dopo l’impatto

Neonata sbalzata e uccisa

La neonata era nell’ovetto: allora cosa è andato storto sulla A5 nella notte di Volpiano?

Restano troppi punti bui sulla tragedia avvenuta nella serata di ieri sull’A5 Torino-Aosta, all’altezza di Volpiano, dove una neonata di pochi mesi ha perso la vita in un incidente che, a distanza di ore, continua a presentare passaggi ancora da chiarire. L’impatto, avvenuto intorno alle 20, ha coinvolto più veicoli e ha proiettato la piccola all’esterno dell’abitacolo, un dettaglio che gli investigatori stanno cercando di spiegare con rilievi tecnici e testimonianze.

È stato confermato che la bambina non era in braccio alla madre, come ipotizzato nei primi minuti successivi all’incidente. A bordo, riferisce la polizia stradale, c’erano solo la donna e la neonata, e l’ovetto era regolarmente presente nell’auto. Ma un interrogativo decisivo pesa sull’intera ricostruzione: la piccola era correttamente legata? L’efficacia dei sistemi di ritenuta è fondamentale per capire come un urto, per quanto violento, possa aver causato un’espulsione dall’abitacolo.

Gli inquirenti stanno verificando anche uno scenario ancora più drammatico: che la neonata, una volta finita sull’asfalto, possa essere stata travolta da un altro mezzo. La polizia stradale di Torino-Settimo, che coordina le indagini, non esclude al momento alcuna ipotesi. Si lavora sia per individuare un possibile veicolo pirata, sia per capire se l’investimento sia avvenuto nei secondi concitati della carambola tra le auto coinvolte.

Sul posto sono intervenuti immediatamente i sanitari del 118 di Azienda Zero, che hanno tentato in tutti i modi di rianimare la bambina. Ogni sforzo si è rivelato inutile. La madre, ferita e in stato di forte choc, è stata soccorsa e portata in ospedale, dove è ora affidata alle cure e al supporto del personale medico.

La zona dell’incidente è stata messa in sicurezza dai vigili del fuoco dei distaccamenti di Torino Centrale, Volpiano e Chivasso, impegnati per ore nel liberare la carreggiata e garantire le operazioni di rilievo.

La procura sta valutando l’apertura di un fascicolo per accertare eventuali responsabilità. Tra le ipotesi al vaglio figurano l’omicidio stradale e quello colposo, ma ogni passo resta prematuro finché gli investigatori non avranno ricostruito con precisione la sequenza degli eventi. L’unica certezza, al momento, è la devastazione lasciata da una vicenda che ha spezzato una vita appena iniziata e che impone risposte nitide, non appena i dati tecnici lo consentiranno.

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