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Cronaca
29 Ottobre 2025 - 10:05
Torino, tra via Cigna e via Sempione nasce il “Tossic Park”: la denuncia
C’è un pezzo di Torino, tra via Cigna e via Sempione, dove la città civile si ferma e comincia il far west. Qui, nel cuore di Barriera di Milano, sorge quello che la consigliera circoscrizionale Veranela Vera Marino di Fratelli d’Italia ha ribattezzato il “nuovo Tossic Park”. Un’area dove lo spaccio è ormai alla luce del sole, tra tende improvvisate, siringhe abbandonate e minacce rivolte a chi osa anche solo guardare.
La consigliera racconta di essere arrivata sul posto dopo la segnalazione di alcuni residenti, preoccupati per i continui danneggiamenti dell’area cani. “Sono venuta per capire come riparare la recinzione — spiega — perché i cani scappano in strada rischiando di finire sotto le auto”. Ma la vera scoperta non è stata una rete divelta, bensì un cantiere di Ferrovie dello Stato trasformato in un accampamento per spacciatori. Teli, cartoni, tende e resti di bivacchi. E sotto, un via vai costante di clienti che arrivano a piedi, in bicicletta, in monopattino e persino in macchina, come se fosse un drive-in della droga.
“Ho visto di tutto — racconta Marino — un flusso continuo di persone che entrano e escono, mentre i residenti sono terrorizzati. Non si sentono più al sicuro neppure a portare il cane a fare due passi.”
Finché, durante un confronto con alcuni cittadini, la situazione è degenerata. “Gli spacciatori ci hanno insultato e minacciato, gridando contro di noi ogni tipo di epiteto. Ho ripreso tutto per consegnare i video alle forze dell’ordine”. Poco dopo sono arrivati gli agenti, che hanno identificato i presenti e sequestrato un monopattino, probabilmente rubato. Ma per la consigliera, l’intervento è solo un palliativo.
“Non si può vivere così — sbotta — e non si può continuare a far finta di nulla. È inaccettabile che una città come Torino lasci intere zone in mano ai delinquenti. Cosa si aspetta? Il morto?”
La Marino non usa mezzi termini e lancia un’accusa precisa alle istituzioni: “Forse a qualcuno fa comodo che questi soggetti restino confinati qui, in questa parte dimenticata della città. Così non disturbano i salotti buoni del centro”. Parole amare, che riassumono la rabbia di chi vive quotidianamente il degrado di Barriera di Milano, quartiere simbolo di promesse mancate e di una sicurezza che resta solo sulla carta.
Non è la prima volta che i residenti denunciano la situazione: risse, aggressioni, furti e spaccio a tutte le ore, persino davanti a bambini e anziani. Eppure, nulla cambia. Le transenne restano divelte, i cani rischiano la vita e i cittadini si arrangiano da soli, mentre le tende crescono come funghi dentro un cantiere che dovrebbe essere sigillato.
Il “Tossic Park” di Torino è ormai una realtà. Una zona franca dove la legge non entra, o entra solo per un saluto veloce. Una vergogna che, per la consigliera Marino, rappresenta “il fallimento totale della politica cittadina e della gestione dell’ordine pubblico”.
E intanto, mentre si attende il prossimo intervento o la prossima emergenza, i cittadini restano prigionieri di un quartiere abbandonato a se stesso, dove la paura è diventata quotidianità e la speranza, un lusso che pochi ancora si possono permettere.
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