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Cronaca

Buttano per terra i banchetti funebri e strappano i manifesti. Succede a Settimo Torinese

Un brutto caso di cronaca alla parrocchia San Giuseppe Artigiano prima di due funerali

Buttano per terra i banchetti funebri e strappano i manifesti. Succede a Settimo Torinese

Buttano per terra i banchetti funebri e strappano i manifesti. Succede a Settimo Torinese

Atto vandalico alla chiesa di San Giuseppe Artigiano, a Settimo Torinese. Giovedì pomeriggio, 2 ottobre, verso le 17,30, sono stati presi di mira due banchetti dedicati ai defunti e i manifesti affissi dalla comunità parrocchiale strappati, mentre fiori e lumini sono stati gettati a terra.

E anche il libro delle firme è stato fatto sparire. Era già successo qualcosa del genere in passato: l’ex parroco don Martino Botero Gomez aveva documentato con il suo cellulare gli sbeffeggi di un gruppo composto da ragazzi e ragazze.

Ora, questo gesto di disprezzo per il lutto altrui, un evento che ha lasciato costernato il parroco, don Antonio Bortone: «Non hanno fatto altri danni alla struttura  chiesa ma resta tanta amarezza - ha commentato. - Io non ero presente, stavo celebrando l’Adorazione alla San Pietro. Quando mi hanno chiamato per raccontarmi dell’accaduto, stentavo a crederci. Poi ho visto le foto. Era proprio così. Dicono che siano stati dei ragazzini, i maranza come li chiamano ora: ci avevano provato anche alla San Vincenzo de Paoli, ma in quel caso c’era il diacono presente e sono fuggiti via. Io però non ho visto niente”.

C’è anche chi dice che l’autore sia stato un adulto, in stato alterato, ma anche in questo caso non ci sono conferme. Ma c’è una certezza: il personale dell’agenzia funebre, la Seforis, ha detto di non aver mai visto nulla del genere in oltre 20 anni di servizio. Il sacerdote comunque non presenterà denuncia, ma intende confrontarsi comunque con il comandante della stazione dei Carabinieri di Settimo, Ivan Pira, per segnalare l’accaduto.

Resta il dispiacere di una comunità colpita in un luogo che per molti rappresenta un punto di riferimento. Don Antonio Bortone, ha escluso categoricamente qualsiasi analogia con le proteste violente pro Gaza: «Non mi è passato neanche per la testa - aggiunge  il parroco - . Non credo proprio che ci possano essere dei collegamenti.».

Un episodio che lascia aperti parecchi interrogativi sulle motivazioni e sugli autori del gesto, ma che soprattutto ha ferito la sensibilità di tanti parrocchiani che quotidianamente frequentano la parrocchia di San Giuseppe Artigiano in corso Agnelli. “Purtroppo, i parenti dei defunti si sono ritrovati di fronte questo scempio - conclude don Antonio Bortone - . Abbiamo rimesso velocemente tutto in ordine e siamo andati avanti, come sempre. Una brutta vicenda che si spera non debba più ripetersi”.

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