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Cronaca
06 Ottobre 2025 - 22:40
Grave incidente a San Gillio: ciclista di 59 anni in arresto cardiaco dopo lo schianto contro un’auto in sosta
Un pomeriggio di allenamento si è trasformato in una corsa contro il tempo lungo la Strada Provinciale 180, a San Gillio. Erano da poco passate le 17.30 di lunedì 6 ottobre 2025 quando un ciclista di 59 anni è finito contro un’auto parcheggiata a bordo strada. L’impatto è stato violentissimo. L’uomo, sbalzato a terra, ha perso conoscenza ed è andato in arresto cardiaco.
I primi ad arrivare sono stati i sanitari del 118, che hanno iniziato subito le manovre di rianimazione. Per diversi minuti hanno lottato per far ripartire il cuore del ciclista, riuscendoci poco prima che sul posto atterrasse l’elisoccorso regionale. Stabilizzato e intubato, l’uomo è stato trasferito d’urgenza al CTO di Torino, dove è tuttora ricoverato in prognosi riservata per un grave politrauma cranico, toracico e cervicale.
Sulla dinamica dell’incidente stanno indagando i carabinieri della Compagnia di Rivoli e la Polizia Locale di San Gillio. Secondo le prime informazioni, il ciclista avrebbe urtato un’auto in sosta, ma restano da chiarire diversi aspetti: la visibilità del tratto, la posizione del veicolo parcheggiato, la velocità del mezzo a due ruote e ogni altro elemento che possa aver contribuito allo schianto.
Per permettere le operazioni di soccorso, la provinciale 180 è rimasta chiusa per oltre un’ora. La carreggiata si è trasformata in un cantiere di emergenza, tra lampeggianti, sirene e curiosi che cercavano di capire cosa fosse accaduto. Sul manto d’asfalto, accanto alla bici distrutta, restavano solo i segni di una tragedia sfiorata.
L’episodio riaccende i riflettori sulla sicurezza dei ciclisti lungo le strade extraurbane, dove basta una distrazione, una portiera aperta o un veicolo parcheggiato oltre il margine per trasformare un semplice tragitto in una scena di soccorso. Ogni giorno, su quelle strade, convivono automobilisti e cicloamatori, due mondi che dovrebbero condividere attenzione e rispetto, ma troppo spesso finiscono per scontrarsi — letteralmente.
Mentre il 59enne lotta tra la vita e la morte al CTO, restano le domande di sempre: si poteva evitare? E quanta sicurezza reale è garantita a chi sceglie di muoversi su due ruote, in un Paese dove il ciclismo è passione, ma la prudenza resta ancora un optional?
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