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Cronaca
15 Settembre 2025 - 11:21
Arrestato a Torino il 35enne ricercato per il duplice tentato omicidio di madre e figlio a Collegno
Si è conclusa dopo mesi di indagini la fuga dell’uomo accusato del duplice tentato omicidio avvenuto lo scorso 3 maggio a Collegno, in via Parri. I carabinieri del Comando provinciale di Torino, su delega della Procura, hanno arrestato nella notte tra venerdì e sabato un italiano di 35 anni, rintracciato in un appartamento del quartiere Barriera di Milano a Torino dopo un periodo trascorso all’estero.
Secondo la ricostruzione investigativa, quel sabato mattina il 35enne avrebbe fatto irruzione nell’abitazione di una donna di 58 anni, armato di un coltello da cucina, con l’obiettivo di riscuotere un presunto debito di 20.000 euro legato a una compravendita di stupefacenti. Non trovando uno dei due figli della donna, al centro del contenzioso, l’uomo avrebbe colpito con più fendenti la madre, per poi scagliarsi contro l’altro figlio, un 28enne intervenuto in sua difesa.
L’aggressione è stata brutale: il giovane è rimasto gravemente ferito con colpi al collo e al petto ed è stato costretto a fuggire dall’abitazione per salvarsi. All’arrivo dei carabinieri, l’aggressore si era già dileguato, facendo perdere le proprie tracce e riuscendo a lasciare il Paese.
La caccia all’uomo è stata condotta dalla Sezione Operativa della Compagnia di Rivoli, che ha seguito una pista investigativa precisa grazie a intercettazioni, riscontri ambientali e monitoraggio di contatti in Italia e all’estero. Il 35enne è tornato nel torinese con ogni probabilità per rivedere alcuni affetti personali. Un ritorno che si è rivelato fatale, perché gli inquirenti erano sulle sue tracce e hanno potuto chiudere il cerchio.
Il provvedimento di custodia cautelare in carcere era stato emesso dalla sezione GIP del Tribunale di Torino durante le indagini preliminari. Al momento vige la presunzione di innocenza, ma il quadro accusatorio resta pesante: tentato omicidio plurimo, aggravato dall’uso dell’arma bianca e dalle circostanze in cui il fatto si è consumato.
La cattura segna un punto decisivo in un caso che aveva destato allarme in città e nell’hinterland torinese. La ferocia dell’aggressione, avvenuta in pieno giorno e all’interno di un’abitazione privata, aveva acceso i riflettori su un episodio di violenza legato a dinamiche di criminalità comune, ma con modalità che ricordano regolamenti di conti tipici del mondo dello spaccio.
Ora il 35enne è in attesa dell’udienza di convalida e dell’eventuale prosecuzione del procedimento a suo carico. Madre e figlio, sopravvissuti all’aggressione, hanno superato la fase critica ma restano segni profondi, fisici e psicologici, di quella mattina di terrore.
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