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Cronaca

Morta nei boschi di Andrate durante la ricerca di funghi. E' Graziella Giansetto di Nomaglio

La donna era uscita con il marito per una battuta di funghi. A trovarla senza vita è stato proprio lui, dopo averla attesa invano al termine dell’escursione. In Piemonte è il decimo intervento in una sola settimana legato ai cercatori di funghi

Tragedia nei boschi del Canavese: cercatrice di funghi muore ad Andrate

Tragedia nei boschi del Canavese: cercatrice di funghi muore ad Andrate

Una passeggiata nei boschi di Andrate, nel Canavese, si è trasformata in tragedia. Graziella Giansetto, 77 anni, residente a Nomaglio, è morta nel pomeriggio di venerdì 12 settembre mentre era impegnata in una ricerca di funghi insieme al marito.

I due si erano incamminati lungo un sentiero, poi avevano deciso di separarsi per battere percorsi diversi e aumentare le possibilità di raccolta. L’accordo era quello di ritrovarsi più tardi nello stesso punto. Quando la donna non si è presentata all’appuntamento, il marito ha iniziato a cercarla. Dopo pochi minuti l’ha trovata a terra, priva di conoscenza. Erano circa le 18 quando è partito l’allarme.

Sul posto è intervenuto l’elisoccorso dell’Azienda Zero Piemonte. L’équipe sanitaria si è calata nella zona impervia e ha tentato a lungo le manovre di rianimazione, ma senza esito. La donna non ha mai ripreso conoscenza e il medico non ha potuto far altro che constatarne il decesso. Le cause non sono state ancora comunicate in via ufficiale, ma si ipotizza un malore improvviso.

Nel frattempo le squadre del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese hanno raggiunto il luogo e predisposto il recupero della salma. La procedura ha richiesto l’autorizzazione del magistrato e la presenza dei Carabinieri. Solo in serata il corpo è stato trasportato a valle, in attesa degli accertamenti disposti dall’autorità giudiziaria.

L’episodio ha colpito profondamente la comunità di Nomaglio, dove la donna era conosciuta, ma non si tratta di un caso isolato. La stagione dei funghi, complice l’abbondanza del raccolto, ha già richiesto numerosi interventi da parte dei soccorritori. Solo nell’ultima settimana in Piemonte si sono registrati dieci casi tra malori, cadute e smarrimenti di cercatori. Un bilancio che conferma come, soprattutto nei mesi di settembre e ottobre, il fenomeno si intensifichi.

Il richiamo del bosco porta centinaia di appassionati a percorrere sentieri spesso poco battuti o isolati. La tradizione resta molto diffusa, ma non di rado sfocia in situazioni di emergenza. Anche per questo le autorità ribadiscono l’importanza di adottare misure di prudenza: non allontanarsi da soli, informare sempre qualcuno sul percorso scelto, portare con sé cellulare carico e abbigliamento adeguato.

Il caso di Graziella Giansetto si inserisce in questo quadro. Una giornata iniziata con l’intenzione di trascorrere qualche ora all’aperto si è conclusa con la morte della donna e con l’intervento dei soccorsi in un’area difficile da raggiungere. Un episodio che allunga l’elenco degli incidenti legati alla raccolta dei funghi in Piemonte in questa stagione.

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