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Cronaca
10 Settembre 2025 - 17:14
Francesco Norcia
Favria oggi si stringe nel dolore per la scomparsa di Francesco Norcia, uomo che ha lasciato un segno profondo e indelebile nella vita della comunità. Nato a Faeto, in provincia di Foggia, il 5 giugno 1948, arrivò in Piemonte con la famiglia nei primi anni Sessanta. Qui mise radici, costruì la sua vita e divenne punto di riferimento per intere generazioni. A piangerlo restano il fratello Antonio, l’amatissima moglie Nerina e le adorate figlie Mara e Valentina.
Ma Francesco non è stato soltanto un marito, un padre, un fratello. È stato soprattutto un esempio raro di generosità e dedizione. Un autentico campione del volontariato. Per decenni ha offerto il suo tempo e la sua energia alla sezione locale della Fidas Donatori di Sangue, compiendo più di 150 donazioni. Per questo impegno ha ricevuto cinque medaglie d’oro e prestigiosi riconoscimenti, tra cui l’onorificenza di Cavaliere della Repubblica. Il suo modo silenzioso ma costante di “esserci” resta oggi un insegnamento prezioso: il bene fatto senza clamore è la linfa che tiene viva una comunità.
Al termine del servizio militare, Francesco indossò con orgoglio il cappello con la penna nera e divenne una colonna del Gruppo Alpini di Favria. Da vero Alpino ha incarnato i valori della fratellanza, della solidarietà e del senso di appartenenza. Sempre presente, sempre pronto ad aiutare, con il sorriso che sapeva incoraggiare e la mano tesa a chi aveva bisogno.
Favria perde così non solo un cittadino esemplare, ma un amico, un fratello Alpino, un volontario instancabile. Mancheranno le sue visite alla sede dei donatori, la sua curiosità per le attività, la passione inesauribile che lo portava a sostenere ogni iniziativa. Chi lo ha conosciuto conserverà per sempre l’immagine di un uomo che non si è mai risparmiato e che ha saputo trasformare il proprio impegno in un’eredità morale.
Ricordare Francesco oggi significa raccogliere il suo testimone: continuare a donare, continuare ad aiutare, continuare a credere che l’altruismo è la vera forza che tiene insieme un paese.
Buon viaggio, Francesco. Hai posato lo zaino, ma la tua testimonianza resta. Nei cuori di chi ti ha voluto bene vivrà per sempre il tuo insegnamento: lanciare il cuore oltre l’ostacolo, senza esitazioni.
Il Santo Rosario sarà recitato venerdì 12 settembre alle ore 20.30, mentre le esequie per l’ultimo saluto si terranno sabato 13 settembre alle ore 9.30.
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