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22 Agosto 2025 - 22:56
La comunità di Volpiano piange la scomparsa di un grande uomo, simbolo della lotta civile e culturale contro le mafie: Salvo Vitale, storico amico di Peppino Impastato e cittadino onorario di Volpiano dal 2015.
Vitale è stato un pilastro fondamentale nella testimonianza contro l'illegalità, un uomo che ha dedicato la sua vita a combattere Cosa Nostra e a mantenere viva la memoria di coloro che hanno perso la vita nella lotta alla criminalità organizzata.
Il 19 agosto 2025, all’età di 82 anni, Salvo Vitale è mancato, lasciando un vuoto profondo nelle persone che lo conoscevano e in chi ne aveva ammirato l’incessante impegno civile.
Il sindaco di Volpiano, Giovanni Panichelli, ha espresso il cordoglio dell’Amministrazione Comunale: " Vitale è stato una figura di riferimento nella lotta civile e culturale contro la mafia, ha dedicato la sua vita all’impegno per la giustizia e alla memoria dell’amico Peppino Impastato, assassinato da Cosa Nostra nel 1978".
La cittadinanza onoraria conferita al giornalista e docente, non solo ne riconosceva il valore morale, ma anche il profondo legame che Vitale aveva con la città di Volpiano e con il suo impegno continuo nell'educare le nuove generazioni ai valori della democrazia e della libertà.
Salvo Vitale, nato a Cinisi il 16 agosto 1943, è stato una figura centrale nella lotta alla mafia, sia come giornalista che come fondatore di Radio Aut, la storica emittente che con Peppino Impastato denunciava le atrocità di Cosa Nostra. Con la radio, Vitale e Impastato hanno raccontato la mafia non solo come fenomeno criminale, ma come una piaga sociale che corrodeva le fondamenta stesse delle comunità siciliane, soprattutto nella zona di Cinisi e Terrasini.
Il conferimento della cittadinanza onoraria a Vitale
La radio, con il programma "Onda pazza", fu il megafono per una generazione di siciliani che si ribellava all’omertà e al potere mafioso, facendosi portavoce della verità e della giustizia.
Il legame tra Vitale e Volpiano non si limitava alla cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria, ma si estendeva a un rapporto più profondo, radicato nella comune passione per la giustizia sociale e l’educazione alla legalità. La città ha sempre visto in lui una figura di riferimento, capace di ispirare i giovani, ma anche di sensibilizzare l’intera comunità sulla necessità di contrastare ogni forma di corruzione e violenza.
Nel corso della sua vita, Vitale ha dedicato numerosi libri e poesie alla memoria dell’amico Peppino Impastato, ucciso nel 1978 da Cosa Nostra per la sua opposizione al potere mafioso.
Con la sua scrittura e la sua voce, Salvo Vitale ha raccontato al mondo il coraggio di chi, come Peppino, ha scelto di resistere e di opporsi al sistema mafioso, pagando con la propria vita. “Purtroppo si diventa eroi dopo che si è morti a seguito della coerenza con le proprie idee e del proprio lavoro svolto nella società”, una riflessione che Vitale ha sempre condiviso, e che, purtroppo, lo stesso Impastato ha vissuto sulla sua pelle.
Oltre al suo ruolo di giornalista e militante antimafia, Salvo Vitale è stato anche un educatore, impegnato nelle scuole e nelle università a trasmettere l'importanza della lotta alla mafia. Dal 1996, ha collaborato con diverse testate giornalistiche, tra cui Antimafia Duemila, ed è stato un punto di riferimento per chi si batte per la legalità. Nel suo percorso, Vitale ha anche curato il sito web dedicato a Peppino Impastato, e si è fatto promotore di eventi e iniziative per non dimenticare la lotta alla criminalità organizzata.
A Volpiano, come in molte altre città italiane, il suo nome sarà sempre legato a un messaggio di speranza e di impegno civile. La sua figura non rappresenta solo un ricordo, ma un impegno che continua ad essere vivo, forte e attuale. La sua morte non segna la fine del suo insegnamento, ma un nuovo inizio, in cui le sue battaglie continuano a essere una fonte di ispirazione per tutti coloro che credono in una società giusta e libera dalla mafia.
"La comunità di Volpiano lo ricorda con gratitudine e commozione, nella certezza che il suo esempio continuerà a ispirare il cammino di chi crede in una società più giusta. L’Amministrazione Comunale si stringe ai familiari, agli amici e a tutti coloro che ne hanno condiviso l’impegno e i valori", così ha concluso Giovanni Panichelli.
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