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Cronaca

Sparatoria nella notte a San Raffaele Cimena: nove colpi per fermare i ladri, cinquantenne nei guai

Ha esploso nove colpi di pistola per mettere in fuga una banda di ladri in villa. I carabinieri gli sequestrano l’arma, la procura di Ivrea valuta possibili reati

Sparatoria nella notte a San Raffaele Cimena: nove colpi per fermare i ladri, cinquantenne nei guai

Sparatoria nella notte a San Raffaele Cimena: nove colpi per fermare i ladri, cinquantenne nei guai

Ha afferrato la pistola, è uscito in strada e ha esploso ben nove colpi nel cuore della notte per sventare un furto nell’abitazione del vicino. Una scena da film d’azione, che però si è consumata davvero, alla vigilia di Ferragosto, intorno alle 23, in via Fontanino, nella parte alta di San Raffaele Cimena. Protagonista un uomo di 50 anni che ora rischia di dover rispondere del suo gesto davanti alla magistratura.

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri di Chivasso, l’uomo – titolare di regolare porto d’armi a uso sportivo – si trovava in casa quando è stato allertato dall’antifurto della villa accanto, entrato in funzione nel momento in cui i ladri stavano tentando di introdursi. Senza esitazioni, ha impugnato la sua Glock calibro .40 e, spinto dall’istinto di difendere il vicino, è uscito in strada. Un primo colpo è stato sparato in aria, quasi a voler mettere in guardia i malviventi. Poi ne sono seguiti altri, fino a un totale di nove.

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I ladri, che si erano presentati a bordo di un Suv di colore chiaro, hanno abbandonato il colpo e sono fuggiti a tutta velocità. Ma prima di scappare, il conducente della banda avrebbe persino tentato di investire il cinquantenne, ingranando la retromarcia e lanciandosi contro di lui, senza riuscire a colpirlo. La fuga è proseguita lungo le strade collinari, fino a far perdere le tracce. Al momento gli autori del tentato furto sono ricercati in tutta la provincia, ma rintracciarli non sarà semplice: l’area non è coperta da telecamere di videosorveglianza.

Se da un lato l’uomo ha contribuito a far saltare i piani della banda, dall’altro rischia ora conseguenze legali pesanti. Le norme infatti prevedono che le armi da fuoco, in caso di porto d’armi sportivo, possano essere utilizzate esclusivamente al poligono di tiro e custodite in casa, non certo per interventi “fai da te” contro i ladri. La procura di Ivrea ha aperto un fascicolo e sarà compito dei magistrati valutare se contestare ipotesi di reato, come l’uso improprio dell’arma o altri profili penali.

Intanto i carabinieri hanno sequestrato la pistola, regolarmente detenuta, e raccolto i bossoli rimasti sull’asfalto dopo la sparatoria. Nelle prossime ore verranno acquisiti ulteriori elementi, comprese le testimonianze dei residenti che hanno assistito alla scena o udito gli spari nella notte. Parallelamente, gli investigatori stanno portando avanti le indagini sul tentato furto, per provare a risalire alla banda specializzata che ha preso di mira le ville della zona.

L’episodio ha inevitabilmente sollevato preoccupazioni e discussioni tra i cittadini: c’è chi considera l’uomo un eroe che ha difeso il quartiere e chi invece sottolinea i rischi di una giustizia privata che avrebbe potuto trasformarsi in tragedia.

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