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Cronaca

Rubano la spesa per fame, la giudice le lascia libere

Madre e figlia fermate al supermercato, ma senza misure restrittive

Fame, povertà e giustizia a Torino: la giudice scarcera madre e figlia fermate all’Esselunga

Fame, povertà e giustizia a Torino: la giudice scarcera madre e figlia fermate all’Esselunga (foto di repertorio)

Un tentativo di furto al supermercato si è trasformato in un caso giudiziario che ha acceso i riflettori sulla povertà in periferia. Una donna di 75 anni e la figlia di 35, residenti in una roulotte in una zona di Torino, sono state fermate dopo aver provato a uscire dall’Esselunga con un carrello pieno di generi alimentari per un valore complessivo superiore ai 250 euro. Tra la merce sottratta figuravano confezioni di prosciutto e bresaola, oltre a bottiglie di olio.

L’episodio è avvenuto nel fine settimana, quando l’affollamento ha favorito il tentativo delle due donne, che hanno cercato di oltrepassare l’ingresso del punto vendita senza passare dalle casse. La manovra non è sfuggita al personale di sicurezza, che ha immediatamente allertato le forze dell’ordine. Madre e figlia sono state così arrestate in flagranza e condotte in aula per la convalida.

La giudice Rosanna La Rosa, pur riconoscendo la legittimità dell’arresto, non ha applicato alcuna misura cautelare, ritenendo sufficiente il fermo già avvenuto. Anche il pubblico ministero Valerio Longi aveva proposto soltanto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, evitando richieste più restrittive.

La refurtiva è stata interamente restituita al supermercato, ad eccezione di circa 22 euro, poiché una confezione di prosciutto era risultata danneggiata e non più vendibile. Le due donne, dopo la breve parentesi giudiziaria, sono tornate libere, ma restano imputate per furto aggravato.

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