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Cronaca
19 Agosto 2025 - 09:42
TORINO. Momenti di paura nella mattinata di domenica nel quartiere Regio Parco, all’interno del complesso ATC di via Ghedini 12. Un episodio che, se non fosse stato per il pronto intervento delle forze dell’ordine, avrebbe potuto trasformarsi in tragedia.
Tutto è iniziato quando un uomo ha chiamato il 112, denunciando di essere stato vittima di una rapina. Sul posto è arrivata una pattuglia della Polizia di Stato che, fin dai primi istanti, ha intuito che la situazione non fosse così chiara. L’uomo, infatti, appariva in evidente stato confusionale e in condizioni di salute precarie. Per cercare di comprendere meglio la vicenda, gli agenti lo hanno invitato a rientrare nel suo appartamento.
Ed è stato proprio in quel momento che si sono resi conto della gravità della situazione: l’abitazione era in uno stato igienico e abitativo alquanto discutibile, e soprattutto il gas era rimasto completamente aperto. Un dettaglio che avrebbe potuto avere conseguenze devastanti, non solo per l’uomo ma per l’intero condominio. È stato dunque richiesto l’intervento dei Vigili del Fuoco, che hanno messo in sicurezza l’alloggio, evitando il rischio di un’esplosione che avrebbe potuto costare la vita a decine di persone.
Nel frattempo, i residenti – spaventati e comprensibilmente preoccupati – non sono stati autorizzati a rientrare nelle proprie abitazioni fino a che la situazione non è stata del tutto sotto controllo. Sul posto si è recata anche Verangela “Vera” Marino, capogruppo di Fratelli d’Italia in Circoscrizione 6, allertata da alcuni cittadini.
Secondo quanto riportato dalla stessa Marino, documentato anche da fotografie diffuse sui social, l’uomo è stato poi trasportato in ospedale. I medici hanno confermato che le sue condizioni fisiche erano delicate, con un livello di ossigenazione non ottimale e uno stato di forte confusione mentale.
Marino, dopo aver ringraziato pubblicamente l’operato della Polizia di Stato e dei Vigili del Fuoco – “che con grande professionalità e sensibilità hanno gestito una situazione complicatissima” – ha posto una serie di interrogativi destinati a far discutere: “Com’è possibile lasciare una persona vivere in questo stato, in condizioni tanto precarie, senza che vi sia un intervento tempestivo dei servizi sociali?”
La consigliera ha dichiarato di aver già inviato una comunicazione ufficiale agli assistenti sociali, ad ATC e alla Polizia, chiedendo che l’uomo venga seguito adeguatamente per evitare che simili episodi si ripetano. “Non possiamo permettere che qualcuno venga abbandonato al proprio destino – ha aggiunto – con il rischio non solo di morire in solitudine ma anche di mettere in pericolo chi vive attorno a lui”.
Infine, Marino ha voluto lanciare un messaggio diretto: “All’interno dei complessi ATC ci sono anziani e famiglie perbene che non meritano di essere trattati come lo scarto sociale di questa città. È dovere delle istituzioni intervenire con decisione e responsabilità”.
L’episodio riaccende dunque i riflettori sulla gestione del patrimonio residenziale pubblico e sulla tutela delle persone fragili, in un quartiere che da tempo denuncia degrado e insicurezza. Questa volta la prontezza delle forze dell’ordine ha evitato una tragedia, ma resta il dubbio: la prossima volta saremo altrettanto fortunati?
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