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Cronaca

Ivrea, ancora sangue in corso Nigra: rissa tra baby spacciatori per il controllo del territorio

Giovedì pomeriggio ennesimo intervento di carabinieri, polizia e Croce Rossa nella zona rossa eporediese. Protagonisti giovani nordafricani noti alle forze dell’ordine, provenienti da Torino. Sullo sfondo lo spaccio e la guerra tra bande

Ivrea, ancora sangue in corso Nigra: rissa tra baby spacciatori per il controllo del territorio

carabinieri (foto d'archivio)

La zona rossa di Ivrea torna a far parlare di sé. E lo fa, ancora una volta, nel peggiore dei modi: con una rissa violenta scoppiata nel primo pomeriggio di giovedì 24 luglio in corso Costantino Nigra, già tristemente noto per un degrado urbano che sembra non avere fine.

A scatenare la lite, secondo le prime ricostruzioni, sarebbe stato un regolamento di conti tra gruppi rivali. Non semplici ragazzini: sono tutti noti alle forze dell’ordine, tutti minorenni di origine nordafricana, provenienti da Torino, già segnalati.  La rissa — si ipotizza — sarebbe legata al controllo del territorio, in un quartiere che si conferma crocevia di interessi e rivalità nel piccolo ma sempre più preoccupante universo del narcotraffico minorile.

Urla, spinte, pugni, forse anche qualche arma impropria. I passanti fuggono, qualcuno chiama il 112. Sul posto arrivano a sirene spiegate carabinieri, polizia di Stato e un’ambulanza della Croce Rossa, chiamata per soccorrere almeno un ferito. L’intervento è rapido, ma non evita l’ennesima scena da far west urbano in pieno giorno, in pieno centro, sotto gli occhi di chi abita e lavora nella zona.

La zona, ormai soprannominata “zona rossa”, comprende corso Nigra, piazza Balla, via Miniere, piazza Primo Maggio e l’area del Movicentro. Un’area sotto stretta sorveglianza, identificata come epicentro del disagio eporediese, dove bande giovanili, spacciatori, tossicodipendenti e semplici passanti convivono in un clima sempre più teso, pericoloso, invivibile.

Eppure, nonostante i proclami, i tavoli in Prefettura, le ordinanze, i controlli intensificati e la videosorveglianza, Ivrea continua a essere ostaggio di una violenza che non fa più notizia ma che peggiora giorno dopo giorno. La città sembra arresa, impotente davanti a una degenerazione che ha trasformato il volto di interi quartieri.

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