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Cronaca
20 Luglio 2025 - 13:12
Tre ragazzi, due maggiorenni e un minorenne, hanno pensato bene – per vincere la noia, dicono – di forzare la centralina elettrica del teatro comunale Tullio Pinelli e buttare giù l’interruttore generale. Risultato: blackout improvviso in pieno spettacolo. Un colpo al cuore della “Notte dei Cantautori”, andata in scena giovedì 17 luglio.
Ma non gli è andata come speravano. Perché la musica non si spegne con un clic, e il buio – stavolta – non ha vinto.
I tre sono stati identificati dai carabinieri di Cuorgnè nel giro di poche ore. Le telecamere della zona li hanno ripresi nitidamente: prima mentre si avvicinano alla centralina, poi mentre armeggiano col quadro elettrico. I militari, insieme alla polizia locale, hanno visionato i filmati e fatto scattare la segnalazione alla Procura.
Una bravata, sì. Ma una bravata che poteva costare cara. “Che problemi alla testa bisogna avere per pensare un atto di vandalismo simile?”, si chiede indignato il consigliere comunale Davide Pieruccini. E ha ragione. Non solo l’interruzione di uno spettacolo pubblico, ma anche una potenziale situazione di pericolo per gli spettatori in sala.
Sul palco, intanto, andavano in scena le parole e le note di Lucio Dalla, De André, Rino Gaetano, Battisti e Battiato. Giganti della musica, per un evento sold-out, carico di emozioni. E proprio mentre lo spettacolo decollava, è calato il buio.
Un gesto vile, raccontato dagli stessi organizzatori del teatro Pinelli con un post su Facebook: “Qualcuno ha scassinato la centralina e ha tirato giù l’interruttore generale per tentare di rovinare la serata al pubblico e agli artisti. Purtroppo c’è chi odia la Cultura. Ma le telecamere hanno ripreso tutto. I colpevoli verranno trovati”.
Lo spettacolo però non si è fermato. Maurizio, uno dei musicisti, ha continuato a suonare. Senza amplificazione. Solo chitarra e cuore. Il pubblico ha reagito con gli applausi, con la luce dei cellulari, con i cori. Emozione pura.
A raccontarlo è Marco D’Angeli, CEO di MDA Comunicazione, che ha firmato un post commosso: “Neanche gli idioti ci fermano. Maurizio ha iniziato a suonare ed è successo qualcosa di magico. Il pubblico, gli amici di Cuorgnè e del teatro sono stati straordinari. Poi è tornata la corrente, ed è stata superfesta. Oggi l’idiota verrà denunciato e la musica avrà ancora vinto”.
La cultura – quella vera – non si piega davanti alla malafede. E se l’intento era spegnere tutto, i tre responsabili hanno fallito. Clamorosamente. Perché la Notte dei Cantautori, invece di essere rovinata, è diventata un simbolo di resistenza.
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