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Cronaca

Chieri, borse rubate al mercato con destrezza e un prelievo da 1.500 euro: arrestati due marocchini

Due uomini fermati dopo furti a piazza Europa, uno resiste all'arresto. Refurtiva e prelievo di 1.500 euro

Arrestati due ladri al mercato di Chieri: uno finisce in carcere, l'altro ai domiciliari

Chieri, borse rubate al mercato con destrezza e un prelievo da 1.500 euro: arrestati due marocchini

Hanno agito in coppia, con una tecnica collaudata e rapida: mentre uno distraeva la vittima, l’altro afferrava la borsa e si dileguava. Ma martedì 15 luglio, al mercato rionale di piazza Europa a Chieri, il gioco è durato poco. Due uomini di origine marocchina, di 54 e 39 anni, sono stati arrestati dai carabinieri della compagnia locale con l’accusa di furto aggravato, dopo aver colpito due diverse persone nel giro di pochi minuti. Uno dei due dovrà rispondere anche di resistenza a pubblico ufficiale, per aver strattonato un militare nel tentativo di sottrarsi all’arresto.

Le due vittime, entrambe clienti del mercato, sono state scelte con attenzione. La prima era seduta su una panchina, intenta a riposare tra un acquisto e l’altro. L’altra, invece, si trovava alla guida della propria auto, posteggiata nelle vicinanze. I due ladri, con movimenti rapidi e precisi, si sono divisi i ruoli: mentre uno fingeva di chiedere informazioni o aiuto per distrarre l’interlocutore, l’altro approfittava del momento per afferrare la borsa, appoggiata in un caso sulla panchina e nell’altro sul sedile del passeggero.

Non si sono limitati a portare via gli oggetti, però. All’interno di una delle borse era custodita anche una tessera bancomat, accompagnata da un bigliettino con annotato il codice PIN. Un errore fatale, che ha permesso ai due malviventi di dirigersi in fretta verso un bancomat nelle vicinanze e prelevare 1.500 euro in contanti.

Il piano sembrava funzionare. Ma le vittime, accortesi del furto, hanno dato immediatamente l’allarme. Alcuni passanti, testimoni dei movimenti sospetti, hanno fornito ai carabinieri informazioni fondamentali: i due erano fuggiti a bordo di una Lancia Ypsilon celeste, vista sgommare via poco dopo i fatti. Grazie al coordinamento con la centrale operativa della polizia locale, che ha consultato rapidamente le immagini della videosorveglianza cittadina, il veicolo è stato individuato mentre si dirigeva verso Torino.

È partita così una caccia in tempo reale, conclusasi in pochi chilometri. La pattuglia dei carabinieri ha intercettato l’auto e bloccato i sospettati. Durante l’identificazione, il 54enne ha tentato un ultimo gesto di resistenza, strattonando un militare nel tentativo di fuggire, comportamento che ha fatto scattare anche l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale.

La refurtiva è stata in parte recuperata, mentre i due uomini sono stati condotti in caserma e messi a disposizione dell’autorità giudiziaria. Dopo l’udienza di convalida davanti al giudice Federica Florio, le misure cautelari sono state differenziate: il 54enne, difeso dall’avvocato Alberto Bosio, è stato trasferito in carcere, mentre per il 39enne, assistito dal legale Basilio Foti, sono scattati gli arresti domiciliari presso l’abitazione della compagna.

L’episodio ha riacceso l’attenzione sulla sicurezza nelle aree mercatali, spesso frequentate da persone anziane o distratte, considerate facili bersagli per furti con destrezza. La tecnica messa in atto dai due arrestati — distrazione seguita da sottrazione rapida e fuga su mezzo privato — è tutt’altro che nuova, ma resta efficace nei luoghi affollati, dove il passaggio continuo di persone rende difficile accorgersi subito del furto o individuare con chiarezza i responsabili.

In questo caso, la collaborazione dei cittadini e l’efficienza delle forze dell’ordine sono state determinanti per una risoluzione rapida. Fondamentale anche il ruolo della videosorveglianza urbana, che ha permesso di identificare il veicolo in fuga e di organizzare l’intervento in tempo reale.

Intanto, i carabinieri continuano le indagini per verificare se i due uomini possano essere coinvolti in altri furti simili, magari avvenuti nei mercati di altre città della provincia. Le modalità del colpo, infatti, lasciano supporre una certa esperienza e una preparazione accurata. Non si esclude che altre vittime possano emergere nelle prossime settimane, ora che i due sono stati identificati.

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