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Cronaca

Bimbo svanito nel nulla per 36 ore, ritrovato sano e salvo

Il piccolo Allen ritrovato vivo dopo un incubo sulle colline liguri

Un bambino sparisce nel nulla per 36 ore e riappare vivo tra le braccia del padre: lacrime, applausi e una famiglia che non smetterà più di stringersi

Un bambino sparisce nel nulla per 36 ore e riappare vivo tra le braccia del padre: lacrime, applausi e una famiglia che non smetterà più di stringersi

Un abbraccio che vale una vita. Quello tra Bernardo Ganao e suo figlio Allen, ritrovato dopo 36 ore di incubo nelle colline di Latte di Ventimiglia, resterà impresso nella memoria collettiva. Un’immagine potente, vera, che racconta meglio di mille parole il calvario vissuto dalla famiglia di origini filippine, residente a Torino, che venerdì aveva perso le tracce del piccolo durante una breve vacanza.

Tutto è iniziato nel pomeriggio, mentre la famiglia stava montando una tenda nei pressi del campeggio. Allen ha iniziato a camminare e poi, in un attimo, è scomparso dietro una pianta di oleandro. Da quel momento il nulla. Il padre Bernardo, scosso e senza fiato, aveva spiegato in una telefonata: "Stavamo montando la tenda e tutto d'un tratto Allen non c'era più, ma adesso non me la sento di parlare, cercate di capire, vogliamo solo trovarlo".

Le ricerche sono proseguite senza sosta per due notti. Squadre di soccorritori, volontari, unità cinofile e droni hanno battuto palmo a palmo l’area collinare di Latte, frazione del Comune di Ventimiglia. Niente, fino a stamattina. Poi il miracolo: Allen è stato ritrovato vivo. Solo, disidratato ma salvo. E la paura si è sciolta in lacrime.

La prima ad arrivare è stata la madre, Barbara, che ha stretto a sé il piccolo senza più lasciarlo andare. Pochi minuti dopo, Bernardo ha attraversato la folla commossa che si era radunata nella piazzetta del paese. Aveva il volto provato, gli occhi lucidi e il cellulare in mano. Si è fatto largo tra la gente per salire sull’ambulanza insieme al figlio, riuscendo solo a dire: "Grazie a tutti, è andata benissimo, molto. Grazie, vi ringrazio, grazie."

Un applauso spontaneo ha accompagnato la scena. Lacrime, commozione e un’enorme ondata di sollievo si sono riversate su quel piccolo centro che per due giorni ha trattenuto il fiato. "Sono stati giorni tremendi, abbiamo avuto paura" ha confessato ancora il padre, prima di abbandonarsi in un lungo abbraccio con il sindaco di Ventimiglia, Flavio Di Muro. Un gesto muto, tra due padri, che ha sciolto la tensione accumulata in oltre un giorno di angoscia.

A sostenere la famiglia anche la comunità cattolica filippina di Torino, guidata da padre Charles Manlangit, che aveva lanciato un appello alla preghiera già nella giornata di ieri. "Ora pregheremo insieme per il piccolo Allen e speriamo che tutto si concluda nel migliore dei modi" aveva detto il sacerdote. E così è stato.

Ora il piccolo Allen si trova all’ospedale di Imperia, dove è stato trasportato per accertamenti. Sta bene. La sua storia finisce come tutti speravano. Con un bambino ritrovato, una famiglia riunita, e una comunità che, almeno per oggi, può tirare un sospiro di sollievo.

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