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13 Luglio 2025 - 11:11
Due notti nei boschi. Sotto l’autostrada. A cinque anni. Allen Bernard Ganao era sparito nel nulla venerdì, facendo precipitare nel terrore la sua famiglia e gettando Ventimiglia in uno stato di allerta assoluta. Questa mattina, finalmente, la svolta: il piccolo è stato ritrovato in un casolare abbandonato nei pressi della collina di Latte, dove si erano concentrate le ricerche. Disidratato, impaurito, ma vivo. E cosciente. È stato un passante ad avvistarlo vicino a un pilone di cemento armato, dove aveva cercato rifugio durante la seconda notte trascorsa da solo.
A riportarlo alla luce è stata la squadra di Protezione civile di Pompeiana, guidata da Pietro Bongiovanni, che ha seguito le indicazioni dell’unità di crisi. Il piccolo era in uno dei punti indicati già ieri dai cani molecolari: sotto i ponti dell’autostrada, a monte della villetta dove alloggiava con i genitori. Allen, affetto da autismo, avrebbe cercato un rifugio silenzioso, lontano dai rumori. A dirlo è Roberto Ravera, psicologo specializzato, chiamato a supporto delle ricerche.
Allen Ganao
Il ritrovamento è stato accolto da un applauso spontaneo nella piazzetta di Latte. «Grazie a tutti, è andata benissimo, molto. Grazie, vi ringrazio, grazie», ha detto commosso il padre Bernardo Ganao, stringendo il figlio sul furgone dei soccorritori prima di salire a bordo dell’ambulanza diretta verso l’ospedale. Allen è stato portato al campo base, affidato ai sanitari: ha un principio di disidratazione ma le sue condizioni generali sono buone. Potrebbe essere trasferito al Gaslini di Genova per accertamenti più approfonditi.
Le ricerche erano state capillari, coordinate dalla prefettura di Imperia. «Ho disposto l’ispezione di tutti i cunicoli fino all’autostrada», ha dichiarato il prefetto Valerio Massimo Romeo. Cruciale la testimonianza dell’uomo che ha avvistato Allen sabato nei pressi del supermercato, l’ultima persona ad averlo visto. Oggi anche lui è stato ascoltato dal magistrato, insieme ad altre due persone. L’obiettivo è capire se Allen sia stato realmente solo per tutte le 36 ore.
«Siamo felici, ora possiamo tornare a respirare», ha aggiunto il padre, riabbracciando suo figlio davanti ai carabinieri e ai volontari. Una scena che ha sciolto i cuori di chi in quelle ore non si era arreso. La macchina dei soccorsi ha lavorato senza sosta: Protezione civile, Vigili del fuoco, Soccorso alpino, Capitaneria di porto, unità cinofile, volontari. Tutti uniti, senza tregua. Il risultato: un lieto fine che sembrava sfumare con il passare del tempo.
Il premier Giorgia Meloni ha commentato la notizia su X: «Una bellissima notizia che ci riempie di gioia. Grazie a tutti i soccorritori». Sulla stessa linea anche il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi: «Oggi viviamo una giornata che restituisce fiducia nelle istituzioni». Ma, al di là delle parole istituzionali, a parlare è l’abbraccio tra un padre e un figlio ritrovato. Un’immagine che racconta tutto.
«Per due giorni abbiamo seguito con apprensione le ricerche di piccolo Allen, che vive a Torino con la sua famiglia, e il suo ritrovamento oggi è sicuramente la notizia che aspettavamo».
E' quanto dichiara Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte. Non appena si è diffusa la notizia il governatore ha contattato per telefono Flavio Di Muro, sindaco di Ventimiglia.
«Ho voluto ringraziare Di Muro - ha detto Cirio - che mi ha aggiornato sulla situazione e sulle condizioni del bambino che per fortuna sono buone e, in viva voce, mi ha consentito di ringraziare anche tutti i soccorritori coinvolti nelle ricerche per quanto hanno fatto in questi giorni: penso che salvare un bambino sia la cosa più gratificante per chi si occupa di soccorso e di emergenze e credo che a costoro vada il nostro ringraziamento più grande».
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