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Cronaca

Addio a Giuseppe Bergoglio, cugino di Papa Francesco

Il funerale il 3 giugno a Robella, paese d'origine della stirpe piemontese del Pontefice

Da Buenos Aires al Vaticano: il cammino di Jorge Mario Bergoglio

Papa Bergoglio

È morto a Robella d’Asti, piccolo centro collinare del Monferrato, Giuseppe Bergoglio, cugino di settimo grado di Papa Francesco. Aveva 87 anni e con lui se ne va un altro tassello vivente della vasta genealogia piemontese del Pontefice argentino. Il funerale è stato fissato per lunedì 3 giugno alle 10.30 nella chiesa parrocchiale del paese.

La sua morte, oltre al dolore della comunità, ha riacceso l’interesse per le radici astigiane della famiglia Bergoglio, che ha mantenuto rami ben saldi in questa porzione di Piemonte, tra le colline di Robella, Portacomaro e Tigliole. Un albero genealogico quasi da romanzo, che affonda le sue radici alla fine del Cinquecento, quando il primo Messer Giò Giacomo Bergoglio mise piede a Robella.

Da lì, il filo della storia ha seguito generazioni di discendenti, fino all’antenato comune tra Giuseppe e Jorge Mario Bergoglio: Giovanni Battista, nato nel 1665. È da lui che si sviluppano le due diramazioni principali della famiglia. Una, attraverso Giovanni Giacomo, è rimasta a Robella, dove oggi vivono ancora alcuni lontani parenti. L’altra, con Giovanni Battista Zenone, ha lasciato il piccolo borgo per trasferirsi a Portacomaro, da dove poi una parte della famiglia, nell’Ottocento, ha intrapreso la grande traversata verso l’Argentina.

Quasi due secoli dopo, da quella linea di migranti piemontesi nascerà colui che diventerà il primo Papa gesuita e sudamericano della storia: Papa Francesco.

Nel Monferrato, però, i legami familiari non si sono mai dissolti. Uno dei volti più noti del ramo italiano è Carla Rabezzana, 94 anni, residente a Portacomaro, da sempre in contatto epistolare con il cugino diventato pontefice. Un altro legame diretto è quello con Delia Gai, cugina residente a Tigliole, altro paese astigiano dove il cognome Bergoglio continua a vivere nei racconti e nelle memorie familiari.

La figura di Giuseppe Bergoglio, pur non avendo mai goduto di particolare notorietà pubblica, rappresentava per molti un simbolo silenzioso e discreto delle origini italiane del Papa. A Robella, dove la memoria è lunga e le parentele contano ancora, la sua morte è stata accolta con rispetto e commozione.

Il 3 giugno, l’intera comunità si stringerà attorno ai familiari, in quella stessa chiesa parrocchiale dove, secoli prima, venivano battezzati e sposati i Bergoglio che mai immaginavano che un giorno uno di loro sarebbe salito sul soglio di Pietro.

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