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Cronaca

Chiusi in casa, sporchi e soli: abbandonati dai genitori a 2 e 4 anni

Hanno forzato la porta e li hanno trovati in lacrime, soli e in condizioni igieniche disastrose. I genitori risultano irreperibili

Bimbi abbandonati in casa tra sporcizia e degrado

Bimbi abbandonati in casa tra sporcizia e degrado: salvati dai carabinieri (foto di repertorio)

Erano soli, chiusi dentro un appartamento del quartiere Parella, alla periferia ovest di Torino. Avevano due e quattro anni e mezzo, piangevano, spaventati, senza nessun adulto a badare a loro. È stata un’assistente sociale del Comune a scoprirli, durante una visita domiciliare programmata per verificare la situazione familiare. Una visita che, per fortuna, è arrivata al momento giusto. La donna si era recata nell’alloggio dopo aver maturato dubbi crescenti sulla tenuta del progetto familiare che avrebbe dovuto garantire ai piccoli un contesto protetto e adeguato. Ha suonato il campanello, ha bussato alla porta, ma nessuno ha risposto. Nessun genitore, nessun rumore adulto. Solo i lamenti soffocati e il pianto dei bambini che si udivano chiaramente dall’interno. La porta era chiusa, e nessuno dei due piccoli era in grado di aprire. A quel punto, temendo il peggio, l’operatrice ha allertato le forze dell’ordine.

Nel giro di pochi minuti sono intervenuti i carabinieri, i vigili del fuoco e il personale sanitario del 118. I pompieri hanno forzato l’ingresso. Dentro, una scena che ha colpito profondamente i soccorritori: i bambini erano scalzi, agitati, sporchi, circondati da rifiuti e stoviglie abbandonate, in un ambiente segnato dal degrado e da condizioni igieniche precarie. I sanitari li hanno subito accompagnati all’ospedale infantile Regina Margherita per un controllo generale. Fortunatamente, nonostante il forte stress emotivo e la situazione di trascuratezza, le loro condizioni fisiche non hanno destato preoccupazione immediata, e nel tardo pomeriggio sono stati dimessi. Ma il problema restava: dove portarli?

Grazie alla prontezza dei servizi sociali, è stata evitata l’ipotesi dell’istituto. I bambini sono stati affidati temporaneamente a una famiglia selezionata da Casa Affido, la struttura comunale che si occupa dei casi di emergenza. Un affido immediato, per garantire ai piccoli una casa, un letto, dei pasti caldi e, soprattutto, la presenza costante di adulti responsabili. La vicenda non si è però conclusa con l’affido. I genitori, una coppia di origine straniera che vive nell’alloggio di Parella, non erano in casa al momento dell’intervento e per ore sono rimasti irreperibili. Secondo alcune testimonianze, non sarebbe la prima volta che si allontanano lasciando i bambini da soli. Saranno ora i magistrati a dover valutare se ci siano stati abbandono o negligenza, mentre gli assistenti sociali continueranno a monitorare da vicino la situazione e a ricostruire la storia familiare di quei due fratellini salvati appena in tempo.

Una vicenda che riaccende i riflettori sul disagio sommerso che abita i quartieri delle nostre città. Dietro una porta chiusa, dietro una visita “di routine”, possono celarsi storie di abbandono, incuria, silenzi lunghi come pomeriggi interi. E in questo caso, se non fosse stato per la prontezza e la sensibilità di un’assistente sociale, oggi forse staremmo raccontando un’altra storia. Una molto più buia.

Insieme ai carabinieri sono intervenuti anche i sanitari del 118 e un assistente sociale del Comune di Torino, immediatamente attivato per la presa in carico dei minori

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