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Cronaca
14 Maggio 2025 - 00:18
vigilantes
Si era messo addosso una divisa da guardia giurata con la speranza – mal riposta – di passare inosservato. Niente borsa schermata, niente tasche modificate o mosse furtive tra gli scaffali. Solo un’uniforme indossata con sfacciataggine, per fingersi uno di loro: un vigilante. Ma il tentativo, più da film comico che da vero ladro, non ha funzionato. È finita con una sfilata tra le corsie e poi una fermata secca all’uscita, seguita dalla classica chiamata alle forze dell’ordine.
È accaduto qualche giorno fa a Torino, nel supermercato Borello di via Farinelli. A mettere in scena il curioso colpo, un uomo di origine nordafricana che, stando alle ricostruzioni, avrebbe puntato da tempo il punto vendita. L’obiettivo era semplice: fare incetta di scatole di tonno. Una merce che, a quanto pare, continua a fare gola anche tra i ladri più creativi.
Il protagonista della vicenda, infatti, ha deciso di aggirare i controlli indossando i panni – letteralmente – di una guardia giurata. Con addosso una divisa, si è mescolato agli addetti alla sicurezza, sperando che nessuno si insospettisse. Ma non è passato inosservato. Le sue movenze impacciate, l’atteggiamento guardingo e soprattutto la facilità con cui riempiva il proprio contenitore di scatolette hanno immediatamente allertato i veri vigilantes della Vox Investigazioni, incaricati della sicurezza del supermercato.
È stato bloccato proprio mentre stava per superare l’ultima barriera: l’uscita. Addosso aveva una quantità di scatole di tonno per un valore complessivo di circa 100 euro. Una cifra non astronomica, ma sufficiente a renderlo perseguibile. Le guardie non hanno avuto esitazioni e lo hanno trattenuto fino all’arrivo delle forze dell’ordine.
Un episodio che lascia l’amaro in bocca, ma anche un pizzico di incredulità. Perché se da un lato racconta l’ennesimo caso di furto, dall’altro rivela il livello di disperazione o di incoscienza a cui certi soggetti possono arrivare. E che il supermercato Borello, come tanti altri punti vendita torinesi, continua a essere teatro di episodi simili, segna una tendenza di microcriminalità sempre più diffusa e imprevedibile.
L’uomo, una volta affidato alla polizia, è stato identificato e denunciato. La sua trovata non gli è valsa altro che una denuncia per furto aggravato e probabilmente una sanzione per l’utilizzo improprio della divisa, reato a sé stante che potrebbe aggravare la sua posizione.
Insomma, il tonno è rimasto sugli scaffali e il ladro ha guadagnato un passaggio in caserma. Un finale che conferma una regola semplice quanto implacabile: travestirsi non basta, soprattutto se dall’altra parte ci sono professionisti che sanno fare il proprio mestiere.
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