Arrestato minorenne con hashish e coltello: nascondeva la droga in un pacco di biscotti

Ha solo 16 anni, ma nel suo zaino c’era già tutto il kit dello spacciatore navigato. Un coltello a lama fissa da 8 centimetri, 112 grammi di hashish divisi in due involucri, 100 euro in contanti, un bilancino di precisione trovato in casa e un travestimento potenzialmente inquietante: un passamontagna, che ha attirato l’attenzione degli agenti delle volanti. È accaduto nei giorni scorsi a Verbania, durante un normale controllo del territorio.

Il ragazzo era seduto alla fermata del bus, apparentemente in attesa, quando è stato avvicinato dagli agenti. Il particolare del passamontagna ha fatto scattare un controllo più approfondito, che ha rapidamente assunto i contorni di un’operazione antidroga. Dentro la tasca del giubbotto, il coltello; dentro un pacchetto di biscotti, la sorpresa: hashish in quantità tale da escludere l’uso personale. E accanto, banconote in tagli piccoli, elemento che rafforza l’ipotesi di un’attività di spaccio in atto.

L’operazione si è poi spostata nell’abitazione del giovane, dove la polizia ha trovato un bilancino di precisione, segnale ulteriore di una presunta struttura “domestica” per il confezionamento delle dosi. Per il sedicenne è scattata la misura cautelare della permanenza in casa, con l’obbligo di frequentare la scuola in DAD per i prossimi due mesi.

L’arresto solleva interrogativi non secondari: a Verbania, come in tante altre città italiane, si moltiplicano gli episodi che vedono minorenni coinvolti nel traffico di droga, spesso come anelli di una catena che sfrutta la loro giovane età e la relativa impunità. L’uso di armi da taglio, ormai ricorrente anche in fasce adolescenti, racconta invece di una violenza interiorizzata e sempre più normalizzata tra i più giovani, al punto da far apparire la difesa personale come una prassi.

Ma questa vicenda non è solo un fatto di cronaca. È uno specchio opaco su un malessere profondo che attraversa le nuove generazioni, spesso lasciate sole tra scuola a distanza, assenza di prospettive e modelli devianti. Il pacco di biscotti trasformato in nascondiglio per la droga è la metafora perfetta di un disagio camuffato, pronto a esplodere sotto la superficie del quotidiano.

Ora il minore dovrà affrontare un percorso giudiziario e rieducativo, ma la domanda resta: quanti altri sedicenni, oggi, siedono su una panchina con un coltello in tasca e una bustina di hashish nello zaino?

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