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Cronaca
26 Aprile 2025 - 12:24
Dramma in Canavese: incendio nella notte in una struttura ricettiva, vittima tra le fiamme
Una tragedia terribile a Rivarolo Canavese. Intorno alle 4 di sabato mattina, un incendio devastante ha distrutto una parte della comunità La Torre Anffas di corso Indipendenza, spezzando per sempre la vita di Piero Gaviati, 78 anni. L’uomo, ospite temporaneo in uno degli alloggi destinati a progetti di emergenza sociale, non ha avuto scampo: è morto carbonizzato, avvolto dalle fiamme che hanno divorato la struttura in pochi istanti.
I vigili del fuoco di Rivarolo Canavese, Ivrea e Torino hanno combattuto per ore contro il rogo, lavorando senza sosta tra fumo denso e lingue di fuoco. Quando finalmente sono riusciti a entrare, si sono trovati di fronte a una scena atroce: il corpo senza vita del pensionato, ormai irriconoscibile. Per lui, purtroppo, non c’è stato nulla da fare.
Nel disperato tentativo di domare le fiamme prima dell’arrivo dei soccorsi, un operatore socio-sanitario di 52 anni ha tentato di spegnere il fuoco con un estintore. Anche lui è rimasto ferito: ha inalato una quantità pericolosa di fumo ed è stato trasportato d'urgenza all’ospedale di Ivrea. Fortunatamente, le sue condizioni non sono gravi.
Sul posto sono subito intervenuti i carabinieri di Rivarolo, che hanno disposto il sequestro dell'area devastata. Le indagini sono in corso per accertare l’origine dell’incendio: tra le ipotesi al vaglio, quella di un mozzicone di sigaretta mal spento che potrebbe aver dato innesco alle fiamme. Un dettaglio ancora tutto da verificare, ma che, se confermato, renderebbe questa tragedia ancora più amara.
Piero Gaviati, nato a Torino nel 1947, era stato per molti anni un volto conosciuto nella vicina Ozegna, dove aveva vissuto in via Pralasca 4 insieme alla suocera, Lorenzina Monaco, dal 1993. Nel 2016 aveva perso la moglie, Maria Bellanova, e dal 2022 si era trasferito, lasciando quella casa che per tanto tempo aveva rappresentato il suo rifugio.
Alla notizia della sua morte, la comunità di Ozegna si è stretta in un abbraccio di dolore. Il vicesindaco Federico Pozzo e l'ex sindaco Sergio Bartoli hanno espresso il loro profondo cordoglio, ricordando Gaviati come una persona semplice, riservata, legata alla vita del paese. "A nome dell’Amministrazione comunale e di tutta la cittadinanza di Ozegna - hanno dichiarato - desideriamo esprimere la nostra più sincera vicinanza e il nostro affetto ai familiari in questo momento di immenso dolore."
In queste ore di sgomento, resta l’incredulità per una tragedia così improvvisa, che ha scosso non solo la comunità di Rivarolo Canavese ma anche tutto il Canavese, colpito dall’ennesima storia di solitudine e fragilità.
Le autorità promettono massima attenzione per far luce su quanto accaduto. Ma intanto, tra le macerie annerite e l’odore acre di fumo che ancora impregna l’aria, resta il dolore di una vita spezzata troppo presto e in modo così drammatico.
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