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Cronaca
30 Marzo 2025 - 09:46
Olga Musso
Se ne è andata in silenzio, così come aveva vissuto: con dignità, determinazione e un sorriso che sapeva di sole e di fatica. A 83 anni si è spenta Olga Musso, una delle ultime vere testimoni del mondo rurale autentico, fatto di mani sporche di terra, albe gelide nei campi e lotte silenziose per la dignità delle donne contadine.
Coltivatrice diretta, instancabile lavoratrice e pioniera della soia nel suo paese, Olga non era soltanto una figura conosciuta: era una voce, un simbolo, una madre della terra. Ha lottato con passione per migliorare le condizioni di vita e di lavoro delle donne rurali, rappresentandole con coraggio come delegata delle Donne Rurali di Foglizzo. Non cercava riflettori, ma li accendeva ogni volta che parlava con cuore e schiettezza della sua gente.
Il suo impegno è stato totale, radicato nei campi come nella comunità. Tra le sue battaglie più sentite c’è la nascita del Gagliardetto dei Coltivatori Diretti di Foglizzo, un simbolo semplice ma potentissimo. A ricordarlo è il figlio Candido Barone, che racconta: «Era stata proprio mia mamma, insieme a Giovanni Pistono, a volerlo fortemente. Per lei rappresentava l’unione, l’orgoglio di chi lavora la terra ogni giorno, soprattutto le donne. Era felice, solare, viveva per la sua terra. Il granoturco, l’allevamento, la soia: ogni pianta e ogni animale erano parte di lei».
Ma Olga non era solo lavoro. Il suo cuore batteva anche per il suo rione, San Rocco, dove si spendeva senza riserve. Era lei, con le altre donne del gruppo, a rendere accogliente la chiesetta durante le celebrazioni religiose e a sistemare con cura la struttura che ospitava gli eventi del quartiere. Un pezzo di comunità che oggi resta orfano della sua presenza viva e operosa.
Con la sua scomparsa, Foglizzo perde una colonna del proprio tessuto umano e sociale. Una donna che non si è mai tirata indietro, che ha saputo rappresentare il mondo agricolo con intelligenza e dolcezza, con fermezza e amore. Una donna che ha dato tutto, senza mai chiedere nulla in cambio.
A piangerla oggi, oltre a un paese intero, sono il marito Bernardino, il figlio Candido con Roberta, l’adorata nipote Aurora, e le cognate Domenica e Rosina. I funerali si sono svolti lunedì 24 marzo, in una chiesa colma di volti segnati dalla commozione e dalla gratitudine.
Olga Musso non è stata solo una contadina. È stata radice, seme e frutto. E da oggi, anche memoria.
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