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Cronaca

Maxi operazioni internazionali contro la pedopornografia: 59 arresti tra Europa e Italia

Indagini internazionali su piattaforme online a pagamento per la diffusione di materiale pedopornografico

Maxi operazioni internazionali contro la pedopornografia

Maxi operazioni internazionali contro la pedopornografia: 59 arresti tra Europa e Italia (foto di repertorio)

Due importanti operazioni internazionali hanno colpito la pedopornografia online, portando all’arresto complessivo di 59 persone tra Europa e Italia. Una delle operazioni, denominata 'Cumberland', è stata condotta dall’Europol e ha portato all’arresto di 25 persone, smantellando una rete di distribuzione di contenuti pedopornografici generati dall’intelligenza artificiale. È uno dei primi casi al mondo in cui le indagini si sono concentrate su immagini e video creati digitalmente, una nuova frontiera della criminalità informatica. Sono stati identificati 273 sospettati, eseguiti 173 sequestri e condotte 33 perquisizioni domiciliari.

L’operazione Cumberland è stata guidata dalla polizia danese con la collaborazione delle forze dell’ordine di Australia, Gran Bretagna, Canada e Nuova Zelanda. Le indagini hanno avuto origine dall’arresto, avvenuto lo scorso novembre, di un cittadino danese, ritenuto il principale responsabile della creazione e diffusione del materiale illegale attraverso una piattaforma online a pagamento. Secondo la direttrice esecutiva di Europol, Catherine De Bolle, la facilità di creazione di questi contenuti tramite intelligenza artificiale ha aumentato esponenzialmente il fenomeno, rendendo più difficile per gli investigatori identificare autori e vittime.

Parallelamente, un'altra operazione denominata 'Hello', condotta dalla Polizia Postale italiana sotto il coordinamento della DDA di Catania, ha portato all’arresto di 34 persone e all’esecuzione di 115 perquisizioni in 54 città italiane. Gli arrestati, con età comprese tra i 21 e i 59 anni, appartenevano a diverse estrazioni sociali, e due di loro sono stati trovati in possesso di materiale autoprodotto con abusi su minorenni. Le vittime sono state individuate grazie al lavoro degli investigatori della Polizia Postale di Catania, diretta da Marcello La Bella.

Il procuratore Francesco Curcio ha sottolineato come il fenomeno della pedopornografia online sia in crescita, richiedendo misure più incisive per combattere questo ignobile commercio. L’indagine ha rivelato l’esistenza di chat pedopornografiche su social network meno diffusi, utilizzate per la condivisione di immagini e video illegali.

Il direttore della Polizia Postale, Ivano Gabrielli, ha evidenziato come la pedopornografia online sia un fenomeno che genera miliardi di euro a livello globale, alimentato non solo da individui deviati ma anche da vere e proprie organizzazioni criminali. Le indagini sono ancora in corso e ulteriori arresti sono attesi nei prossimi mesi.

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