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Cronaca
26 Febbraio 2025 - 09:02
Carcere di Ivrea
Un inferno. Questo è quanto accaduto nella serata del 25 febbraio 2025 all’interno della Casa Circondariale di Ivrea, dove una banale rissa tra detenuti si è trasformata in un incubo senza controllo. Il terzo piano lato destro dell’istituto si è trasformato in un campo di battaglia, con detenuti scatenati, telecamere distrutte, arredi devastati e agenti sopraffatti dalla furia.
Leo Beneduci di Osapp (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria (OSAPP) non ha dubbi: "La situazione è ormai fuori controllo...".
La tensione è esplosa intorno alle 19:00, quando un gruppo di detenuti italiani ha aggredito un detenuto nordafricano, scatenando una violenta reazione. In pochi istanti, l’intera sezione è stata travolta da una furia devastante, con sbarre divelte, mobili ridotti in macerie e sorveglianza azzerata. Gli agenti della Polizia Penitenziaria, sopraffatti dal numero e dalla violenza dei detenuti, hanno chiesto rinforzi dagli istituti di Torino, Vercelli e Biella.
L’OSAPP si chiede dov’era il "GIO", il Gruppo Intervento Operativo, che non è intervenuto nonostante la gravità della situazione. Nel frattempo, mentre il carcere veniva letteralmente circondato dalle altre forze dell’ordine, gli agenti rimasti all’interno combattevano per mantenere un minimo di sicurezza. La rabbia e la disperazione si sono fatte ancora più concrete quando un agente è stato brutalmente aggredito e strangolato da alcuni detenuti, tanto da dover essere trasportato d’urgenza all’ospedale di Ivrea, dove gli sono stati assegnati 10 giorni di prognosi.
E il paradosso? Proprio ieri, nel carcere di Ivrea, era in corso un consiglio comunale straordinario, un evento ufficiale che avrebbe dovuto portare dialogo e soluzioni. In serata, poi, era prevista una cena con le autorità cittadine, ma i disordini hanno reso impossibile l’incontro. Le autorità sono state fatte uscire in tutta fretta, avendo piena contezza della gravità della situazione in atto.
Il sindacato chiede misure immediate e straordinarie, chiamando in causa il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, e il Sottosegretario Andrea Del Mastro delle Vedove, affinché intervengano prima che il carcere di Ivrea diventi il teatro di una tragedia irreversibile.
L’OSAPP ribadisce che la sicurezza del personale di Polizia Penitenziaria e il ripristino della legalità all’interno della struttura non possono più essere rimandati. L’assenza di risposte da parte del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria Centrale, che ancora non ha provveduto alla nomina di un comandante titolare fisso, è un ulteriore segnale dell’abbandono istituzionale in cui versa la casa circondariale eporediese.
L’OSAPP continuerà a monitorare la situazione e a richiedere l’intervento delle autorità competenti per evitare che episodi simili possano ripetersi in futuro.
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