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Cronaca

Vigile urbano con distintivi falsi e pistola d’ordinanza: sospeso e nei guai

Un vigile urbano di Caselle Torinese, trovato in possesso di segni distintivi contraffatti e della pistola d’ordinanza nonostante il distacco al Ministero della Salute, è stato sospeso dall’uso dell’arma e denunciato. La Prefettura valuta la revoca della qualifica di Agente di Pubblica Sicurezza

Agente della Polizia Locale di Caselle Denunciato: Sospeso per Falsità e Possesso Illegale di Arma

Un agente della Polizia Locale di Caselle Torinese si trova al centro di una vicenda che ha portato alla sospensione immediata e continuativa dell'uso dell'arma di servizio.

Il provvedimento, firmato martedì 18 febbraio dal sindaco Giuseppe Marsaglia, stabilisce che la pistola d’ordinanza, una Beretta PX4 Storm calibro 9x21, venga depositata nell’armeria del Comando cittadino e che il decreto venga trasmesso alla Prefettura di Torino e ai Carabinieri.

Una decisione che arriva al termine di una serie di episodi che hanno messo in discussione la condotta dell’agente, già finito sotto la lente delle autorità nei mesi scorsi.

Polizia municipale

Nel giugno 2024, il vigile, in servizio a Caselle da anni, aveva richiesto e ottenuto un distacco al Ministero della Salute, con assegnazione ai Servizi Veterinari di Torino fino al 31 dicembre 2025.

Un passaggio che gli avrebbe permesso di lasciare temporaneamente il Comando di Caselle per occuparsi di altre mansioni in ambito sanitario.

Tuttavia, il suo nuovo incarico è stato bruscamente interrotto quando, durante un controllo di routine effettuato dai colleghi della Polizia Locale di Torino, è stato trovato in possesso della pistola di servizio, nonostante il distacco in atto, e di segni distintivi contraffatti.

L’accaduto ha portato a una prima conseguenza immediata: l’ordine di riconsegnare l’arma, che è stata depositata nell’armeria del Comando di Caselle, e il rientro forzato del vigile al suo posto di lavoro originario.

A complicare ulteriormente la sua posizione è arrivata, il 30 gennaio 2025, una denuncia all’autorità giudiziaria per i reati di falsità materiale commessa da pubblico ufficiale e possesso di segni distintivi contraffatti.

Un quadro che ha spinto la Prefettura di Torino ad avviare un procedimento d’ufficio per valutare se l’agente possa ancora mantenere la qualifica di Agente di Pubblica Sicurezza, dal momento che la sua condotta ha sollevato dubbi sulla possibilità che possa continuare a operare con i poteri e le responsabilità previste dal ruolo.

La questione non è di poco conto, poiché il riconoscimento di Agente di Pubblica Sicurezza è fondamentale per il lavoro quotidiano della Polizia Locale, consentendo ai vigili di esercitare funzioni di polizia giudiziaria e di intervenire su questioni di ordine pubblico.

La vicenda sta avendo ripercussioni anche a livello organizzativo sul Comando di Caselle, che da tempo deve fare i conti con una carenza di personale. La Polizia Locale del comune ha infatti anche l’incarico di gestire il servizio di sicurezza nell’aeroporto, aumentando il carico di lavoro sulle unità disponibili.

Con un organico già ridotto, il fatto che un agente sia in una posizione incerta complica ulteriormente la distribuzione delle risorse.

L’Amministrazione comunale attende ora indicazioni da parte della Prefettura per capire se l’agente potrà essere mantenuto in servizio, seppur senza arma, o se dovrà essere destinato a mansioni d’ufficio in attesa di una decisione definitiva. La possibilità di perdere un'unità operativa rappresenta un problema per la copertura delle attività sul territorio, in un momento in cui le esigenze di controllo e sicurezza sono sempre più pressanti.

La situazione resta in evoluzione, con il futuro dell’agente appeso alle determinazioni della Prefettura. Nel frattempo, la sospensione dell’arma e la denuncia rappresentano un segnale chiaro della volontà di fare luce sulla vicenda, evitando che possano verificarsi utilizzi impropri di dotazioni e qualifiche riservate agli appartenenti alle forze dell’ordine.

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