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Cronaca
08 Febbraio 2025 - 13:32
Due pregiudicati, rispettivamente di 41 e 65 anni, entrambi residenti in provincia di Torino, sono stati arrestati in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare nell'ambito di un'indagine condotta dal pool Polizia locale-Polizia di Stato sotto il coordinamento della Procura di Milano. L'operazione, resa possibile anche grazie alla collaborazione della squadra mobile di Torino, ha portato alla luce una serie di truffe sistematiche ai danni di persone anziane, un fenomeno purtroppo sempre più diffuso e allarmante.
I due arrestati, appartenenti a famiglie sinti di Nichelino (Torino), erano già noti alle forze dell’ordine per i loro precedenti legati ai furti in appartamento, con ben ventiquattro colpi messi a segno principalmente tra Milano e l'hinterland, nel periodo compreso tra gennaio 2023 e dicembre 2024.
La loro tecnica era tanto semplice quanto efficace: individuavano con attenzione le loro vittime, sempre persone anziane e vulnerabili, e si presentavano alla porta fingendosi tecnici dei caloriferi inviati dall’amministratore del condominio per una verifica urgente.
Una volta entrati in casa, utilizzavano un sofisticato dispositivo elettronico per simulare un controllo dell’impianto, sostenendo di aver rilevato una perdita d’acqua potenzialmente dannosa. A quel punto, con toni preoccupati, avvertivano l’anziano della presenza di sostanze pericolose che, se a contatto con i liquidi, avrebbero potuto rovinare denaro e oggetti preziosi. Spaventata e presa alla sprovvista, la vittima veniva indotta a raccogliere soldi e gioielli per metterli al sicuro, fornendo così inconsapevolmente il bottino ai truffatori, che, con un rapido stratagemma, riuscivano a sottrarlo e a darsi alla fuga.
Blitz nel campo nomadi
Non è ancora chiaro il numero esatto dei colpi che vengono contestati ai due arrestati nell'ordinanza emessa dalla Procura di Milano, ma secondo quanto riferito dagli inquirenti, il loro modus operandi rientra in una casistica ben nota alle forze dell’ordine, che da tempo monitorano gruppi e famiglie specializzate in reati predatori e truffe agli anziani. Proprio nell'hinterland torinese sono stati più volte identificati gruppi criminali dediti a queste attività, con un flusso di denaro illecito che veniva sistematicamente canalizzato su conti correnti, in parte sequestrati durante le indagini, e trasferito all’estero, prevalentemente in Romania.
La Questura di Milano ha reso noto che la misura cautelare contesta agli arrestati tutti i 24 episodi registrati, concentrati in gran parte tra il capoluogo lombardo e la sua provincia. Le indagini, che si sono protratte per circa un anno e mezzo, hanno permesso di identificare i responsabili grazie a un lavoro investigativo complesso che ha incluso l'analisi di numerosi filmati di videosorveglianza, il riconoscimento fotografico da parte delle vittime, servizi di pedinamento mirati, accertamenti sui tabulati telefonici e incroci di dati relativi ai veicoli utilizzati. Determinanti per chiudere il cerchio sono stati anche gli esami del DNA, che hanno confermato la presenza degli indagati in alcuni degli appartamenti svaligiati.
La polizia giudiziaria, nel ribadire l'importanza della collaborazione dei cittadini, invita chiunque dovesse trovarsi in situazioni sospette a chiamare immediatamente il 112 per richiedere un controllo, ricordando inoltre che sul sito del Comune di Milano è disponibile un opuscolo antitruffa che descrive nel dettaglio le tecniche più frequentemente utilizzate dai malviventi per raggirare le persone anziane.
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