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Cronaca
03 Febbraio 2025 - 11:29
Bloccato al confine con 40 kg di khat: maxi sequestro a Iselle
Al confine tra Italia e Svizzera, un'operazione congiunta della Guardia di Finanza di Verbania e dei funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha portato a un importante sequestro di droga. Il 3 febbraio 2025, al valico stradale di Iselle di Trasquera, le forze dell’ordine hanno intercettato un veicolo con 40 chilogrammi di khat, occultati tra i bagagli. La sostanza era suddivisa in 200 mazzetti di foglie fresche, avvolti in carta assorbente per cercare di aggirare i controlli doganali. Durante l’ispezione, il conducente del mezzo è stato trovato in possesso anche di una modica quantità di marijuana, un ulteriore elemento che ha rafforzato i sospetti degli agenti.
L'episodio rappresenta un’ulteriore conferma dell’intensificarsi dei traffici di khat in Europa, con i valichi di frontiera che si trasformano in punti critici per il contrasto al narcotraffico. Le autorità italiane stanno rafforzando la collaborazione con altri Stati europei per bloccare l’ingresso di sostanze stupefacenti nel mercato nazionale, aumentando i controlli lungo le principali rotte del traffico illecito.
Maxi sequestro della Guardia di Finanza
Ma che cos’è il khat? Questa sostanza deriva da un arbusto originario dell’Africa orientale e della penisola arabica ed è nota per i suoi effetti stimolanti ed euforizzanti, assimilabili a quelli delle anfetamine. Tradizionalmente consumata masticando le foglie fresche, questa droga è particolarmente diffusa in alcune comunità migranti e viene utilizzata per ridurre la fatica, aumentare la concentrazione e sopprimere l’appetito. Secondo i dati del Ministero dell’Interno, il consumo abituale varia tra 100 e 200 grammi di foglie per sessione, una quantità che garantisce effetti prolungati e che può portare a dipendenza psicologica.
Il fenomeno è in crescita in Europa, dove la facilità di trasporto della sostanza e la crescente richiesta contribuiscono alla sua diffusione. Tuttavia, il consumo di khat non è privo di rischi: tra gli effetti collaterali si segnalano problemi cardiovascolari, disturbi del sonno e alterazioni del sistema nervoso centrale. Proprio per questo, le istituzioni sanitarie e le forze dell’ordine stanno lavorando a strategie congiunte per contrastarne l’abuso e limitarne la circolazione illegale.
L’operazione condotta al valico di Iselle conferma che il traffico di khat rappresenta una minaccia concreta e che la sua repressione rimane una priorità per le autorità italiane. L’aumento dei sequestri e l’inasprimento dei controlli alle frontiere sono passi fondamentali per arginare un fenomeno che continua a evolversi e a sfidare le capacità di sorveglianza dei Paesi europei.
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